Rock Impressions

Jeff Aug - Living Room Sessions

JEFF AUG - Living Room Sessions
Brainstorm Music Marketing
Distribuzione italiana: no
Genere: Virtuoso / Finger Picking
Support: CD - 2009

Sono sempre stato un rockettaro amante dei suoni “forti”, ma nel tempo ho imparato ad amare anche la bellezza e il calore del suono degli strumenti acustici e per me poter ascoltare una chitarra acustica o classica suonata con maestria è sempre fonte di grandi emozioni. Jeff Aug, che fa parte anche del duo prog Floating Stone (che vi consiglio di ascoltare sul loro MySpace), è un giovane chitarrista virtuoso del finger picking e ci ha contattato con entusiasmo per proporci l’ascolto di questo suo primo disco solista in uscita in marzo di quest’anno. Da notare che il nostro attualmente è in tour per l’Europa (purtroppo non in Italia) come supporter di Allan Holdsworth, uno dei chitarristi più grandi in assoluto, un compito davvero impegnativo.

Il cd è interamente strumentale ed inizia subito, forse in modo un po’ prevedibile, con un brano ad alto tasso di virtuosismo e sono scintille, Aug possiede una tecnica davvero sorprendente, che non sfigura se paragonata a mostri sacri come Tommy Emmanuel. Giustamente col secondo brano “One Twenty” Jeff ci mostra tutta la sua anima, un arpeggio tutto impostato sull’emozione e sul lato romantico del nostro e anche in questo contesto Aug esce a testa alta. I primi quattro brani sono tutti molto brevi, nessuno arriva ai due minuti e servono a presentarci tutta la bravura di questo chitarrista. “Lightness” è il primo episodio con una durata superiore ai tre minuti, è un brano nervoso, articolato e, come indica il titolo, oscuro. L’abilità di Jeff è straordinaria, ma anche il suo gusto è fuori dal comune, come anche la sua creatività, ogni brano che propone ha un carattere decisamente diverso dagli altri. Ovviamente c’è anche una grande pulizia esecutiva, cosa che forse ho dato un po’ per scontata, ma che scontata non è. La delicatezza di “Musicbox Ballerina” ci regala ancora grandi emozioni, così come la vitalità e l’allegria della georgica “Hoedown on the Chichen Farm” ci mette il buon umore, in questo pezzo compare anche la batteria, una country song piuttosto ironica e spiritosa con tanto di versi di animali da cortile. Ma la serietà torna subito con la calda “Lousiana Voodoo Boogie”, dove è il blues a prendere sopravvento. La musicalità solare di “Passing Time” mi ricorda molto gli intermezzi acustici dei Doobie Brothers. Con questa alternanza il cd prosegue tenendo sempre vivo l’interesse dell’ascoltatore con altri momenti di grande intensità come l’intimista “Whenever it Comes” o l’energica “Chemical Funk”. Alla fine del cd c’è anche un brano nascosto che fa pensare molto ad un orologio. Il cd contiene anche due traccie video di due brani, dove è possibile ammirare le magie di Jeff.

Jeff Aug è un virtuoso puro, ma è anche un creativo, due doti che non vanno sempre insieme. Bravi chitarristi ce ne sono tanti è vero, ma ascoltare un disco come questo fa sempre bene e sono convinto che Jeff possa regalare delle grandi emozioni anche a voi così come le ha regalate a me. GB

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