In
questi anni siamo stati letteralmente bombardati dai gruppi con cantanti
donne, il gentil sesso si è preso la sua giusta rivincita riuscendo
a rivitalizzare un genere che stava girando sempre più attorno
a se stesso, adesso però anche la spinta innovatrice portata
da queste novità sembra segnare il passo ed è sempre
più difficile trovare una nuova band che abbia anche qualcosa
di nuovo da dire. Gli Autumn proprio nuovi non sono, visto che My
New Time è il loro terzo album, ma si propongono di trovare
nuovi sbocchi al genere.
La line up ha subito notevoli cambiamenti ed era inevitabile anche
un cambiamento sonoro, nel senso che per tutto il disco il gruppo
cerca di convincere sulle proprie doti compositive, sempre tese alla
ricerca di una possibile hit che possa sparare sul mercato la loro
musica. Rombanti linee di basso fanno da sfondo ad un metal gotico
condito da forti riminiscenze pop inglese primi anni ottanta, con
citazioni che richiamano anche il post grunge, ma in brani come “Blue
Wine” o “Shadowmancer” non mancano nemmeno delle
citazioni prog, insomma un bel mix di influenze che gli Autum giocano
a rimescolare. Il risultato è tutt’altro che spiacevole,
molti brani funzionano alla grande e il cd suonato ad un giusto livello
sonoro procura delle emozioni abbastanza forti, poi la voce potente
e calda della singer Nienke De Jong è perfetta per il sound
del gruppo. La title track centra sicuramente l’obbiettivo e
se dovesse essere supportata da un video giusto, sono certo che darà
grandi soddisfazioni al gruppo.
My New Time è un disco maturo, un po’ ruffiano, ben suonato
e prodotto, non cambia le regole del gioco come il gruppo avrebbe
voluto, ma resta un lavvoro divertente. In futuro penso che questi
artisti debbano concentrarsi di più per cercare delle soluzioni
veramente personali, intanto godiamoci questo My New Time a tutto
volume e passeremo dei bei momenti. GB |