Questo disco mi ha veramente sorpreso, la Musea con questa uscita
da una prova ulteriore di grande apertura e pubblica questo sorprendente
album di prog metal. Il gruppo è al terzo disco e viene dalla
Russia, ha iniziato suonando thrash metal, poi si è spostato
verso il prog con forti influenze folk (ovviamente quello del loro
paese) e, infatti, a questo disco collaborano anche i Divo, un gruppo
di folk russo.
La loro musica è un surreale incrocio di tirato metal, atmosfere
neoclassiche, tradizione russa e pirotecnico prog con cambi di tempo
mozzafiato. Come miscela è piuttosto innovativa, soprattutto
grazie alla provenienza del gruppo, e ci regala grandi emozioni come
negli oltre dieci minuti del brano che da il titolo all'album, "Upstairs"
è un brano complesso che inizia con intrecci ritmici degni
dei migliori Dream Theater, le chitarre invocano anche certi Rainbow,
poi le tastiere iniziano a disegnare complicate geometrie su cui si
esprimono gli altri strumenti, mente il cantato alterna l'inglese
al russo. Gli ultimi tre minuti del brano sono spettacolari, con un
metal dalle tinte jazz e un gran finale in stile gitano. "When
I Revive" è un'altra suite molto complessa, che contiene
tutti gli elementi del loro sound, una mini opera piena di sorprese,
come uno scrigno di preziosi. I brani lunghi si alternano a momenti
brevi, ma molto condensati all'insegna di un prog moderno e futurista.
La musica degli Azazello è molto epica e trascinante, ma soprattutto
è interessante, ricca di spunti e di idee, un album degno di
essere accostato ai grandi classici. Se cercate qualcosa di nuovo
l'avete trovto. GB
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