Max
Gazzoni, chitarrista e cantante del gruppo, è sulla scena musicale
da parecchi anni, sin dal 1989, quando i Black Rose prendono vita
per la prima volta. Dopo un demo, la band ha vita breve e si scioglie
già nel 1991 e Max comincia un cammino artistico più
personalizzato. In seguito lo ritroviamo in gruppi come i Chroma,
i simpatici Atroci, i Back Beat, Fire & Water e Street Talker.
Tutta l’esperienza accumulata da Max viene messa al servizio
di questo effettivo debutto discografico, dal titolo “The Return
Of The Black Rose”.
Sempre amante delle sonorità Hard & Blues, Gazzoni rovescia
nel cd parecchio del suo bagaglio culturale, i Whitesnake, Led Zeppelin,
Pink Floyd, Deep Purple e compagnia bella.
Ad iniziare dall’”Intro” il tutto segue un filone
strutturale sfuggevolmente omogeneo, tanto che la bella conclusiva
“Never Fall In Love Again” richiama con il riff , l’inizio
del disco. “Billy” ha della sana New Wave Of British Heavy
Metal fra le sue note, non mi scandalizzo ad ascoltare un palese richiamo
agli Iron Maiden, Max è cresciuto artisticamente in quegli
anni. Ma c’è anche profumo di anni ’70, come in
“Ride To The Sun”. A dimostrare quanto citato sin d’ora,
a metà ascolto ci imbattiamo nella cover dei Whitesnake, “Looking
For Love”. Il disco cresce con il proseguo dell’ascolto,
i frangenti migliori ci attendono in “Dreams”, accogliente
e d’impatto ed in “Far Away”, una ballata in stile
Pinkfloydiano. Dulcis in fundo la già citata “Never Fall
In Love Again”. Nei solchi ottici di “The Return Of The
Black Rose” non ci sono pezzi tiratissimi, tutto è molto
ponderato. La copertina con il suo disegno rispecchia bene il contenuto
sonoro (se così lo vogliamo chiamare) che mi sento di consigliare
agli amanti dei gruppi sopraccitati.
Gazzoni è in un periodo di fervido lavoro, anche con i Back
Beat, insomma è un artista da tenere sott’occhio, anche
attraverso il suo sito www.maxgazzoni.com
Buon ascolto. MS
|