Arthur Brown è un artista che non ha certo bisogno di grandi
presentazioni, fin dagli anni ’60 si è distinto per le
sue esibizioni “incendiarie” e non solo in senso figurato.
Da sempre è autore di musica visionaria e teatrale col Crazy
World (da cui nasceranno gli Atomic Rooster) e coi Kindom Come, tra
suggestioni dark e effetti scenici rivoluzionari e ricchi di colori.
Negli anni la sua proposta musicale è sempre stata così
rivoluzionaria da faticare a farsi strada nel cuore del pubblico,
eppure molti grandi artisti si sono poi ispirati a lui e ogni serio
culture della musica dovrebbe conoscere le sue gesta.
Oggi molti anni sono passati eppure lo troviamo ancora pieno di voglia
di fare musica imprevedibile, posseduta dal sacro fuoco dell’arte,
il suo rock psichedelico è legato ai canoni riconoscibili e
forse manca l’effetto sorpresa, ma da questo disco fuoriescono
delle vere perle, un album bellissimo dall’inizio alla fine,
con brani che trasudano una classe immensa e indiscutibile. C’è
ancora tanta psichedelia, blues acido e rock d’avanguardia,
nessuna concessione ad un facile ascolto, ma una vera valanga di emozioni
pure.
Brown per me è uno dei più grandi aristi che il rock
abbia partorito e questo disco conferma la sua grandezza assoluta.
GB
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