Abbiamo seguito Boris Savoldelli fin dai suoi esordi ed ogni volta
non ha mancato di sorprenderci per la varietà dei progetti
a cui presta la sua voce. In questo disco lo troviamo a fianco del
chitarrista Maurizio Brunod, che vanta una discografia importante,
e di Giorgio Li Calzi, che suona la tromba e le tastiere ed è
apprezzato in ambito jazz. I tre hanno voluto rendere omaggio al prog
in una accezione ampia, quindi non facendo un discorso di genere,
ma di attitudine musicale, ecco allora che non stupisce trovare omaggiati
in questo disco nomi non propriamente progressivi, nel senso stretto
del termine.
Dieci brani riarrangiati in chiave jazz avanguardistico con una scelta
eclettica tanto quanto la proposta musicale. Si parte con “Formentera
Lady” dei King Crimson, la band più rappresentata, infatti
sono del Re Cremisi anche “Matte Kudasai”, “I Talk
to the Wind”, “Starless” e “Moonchild”.
Poi troviamo “Tomorrow Never Knows” dei Beatles, “Shipbuilding”
di Elvis Costello, “Radio Activity” dei Kraftwerk, “Taranaki”
dei Nucleus e “Gioco di Bimba” delle Orme, unico omaggio
al prog tricolore.
La ricerca che hanno fatto i tre artisti è molto emozionale,
destinata ad un ascolto attento, per un pubblico esigente e dai gusti
raffinati. In questo senso è un disco ambizioso, ma del resto
chi conosce questi artisti non si aspetta niente di meno. Ciononostante
Nostalgia Progressiva si lascia ascoltare anche ad un livello più
immediato, perché si tratta sempre di belle melodie rielaborate
con grande eleganza. GB
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