Il comune amore per il rock ha spinto questi cinque amici di Piombino
ad unirsi in una band per condividere questa passione, nasce così
questo esordio all’insegna della psichedelia. Musica che nonostante
gli anni continua ad esercitare un forte fascino. Ci sono echi dei
gruppi della west coast, Jefferson Airplane, Quicksilver e altri,
ma io ci sento anche molto dei gruppi ottantiani che hanno fatto rinascere
il movimento, penso a Plan 9, Nomads, Teardrop Exploders, ma anche
qualcosa come Joy Division e qualche pennellata dark nel cantato e
in certe melodie vagamente tristi.
L’album è composto da dieci brani onirici, le chitarre
sono moderatamente distorte e le ritmiche sono morbide, ma ben definite,
non è la psichedelia dilatata fatta da lunghe jam, ma questa
era soprattutto nei live, qui troviamo del rock pulsante, carico di
pulsioni nostalgiche, eppure capace di coinvolgere brano dopo brano.
Devo dire che sono rimasto felicemente colpito da questi musicisti,
forse al disco manca un pezzo trascinante, ma l’atmosfera è
quella giusta e se continueranno per questa strada ne sentiremo delle
belle. GB
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