Rock Impressions

Roberto Cilia - Rue Des Bardes
ROBERTO CILIA - Rue Des Bardes
Edizioni Montag
Support: Book - 2009

In certi ambienti circola un dibattito abbastanza curioso, cioè se sia possibile considerare i testi delle canzoni di musica pop (se non tutti, almeno alcuni) delle vere poesie, nel senso più squisitamente letterario del termine. In effetti negli anni le cosidette canzonette hanno lentamente acquisito sempre maggiore dignità letteraria, grazie anche al lavoro di grandi cantautori come Bob Dylan e Patty Smith, universalmente riconosciuti anche per le loro doti poetiche, mentre nel nostro paese possiamo citare artisti come De André, Guccini, Mogol, Bubola, Ruggeri (ho fatto giusto qualche nome senza voler essere esaustivo), che hanno composto testi veramente profondi e ispirati e che hanno iniziato a circolare anche nelle scuole sotto varie forme. Eppure la poesia e la canzone ancora vengono considerate virtualmente “divise”. Ho detto che questo dibattito è “curioso”, perché anticamente musica e poesia erano unite, la parola “lirica”, che oggi si usa comunemente anche come sinonimo di “poesia”, deriva dal nome di uno strumento musicale, così come ad esempio i salmi prendono il loro nome dal salterio, che è un altro strumento musicale. Quindi poesia e musica sono molto più unite di quanto non si immagini.

Questo preambolo mi serve per introdurre un libro davvero molto simpatico, Rue Des Bardes di Roberto Cilia. Questo giovane autore, con la sua seconda opera, ha voluto omaggiare il mondo immaginifico descritto nei testi della rock band Litfiba, componendo un poemetto in rima, che si ispira direttamente a quanto trattato nelle loro canzoni e alle emozioni suscitate dall’ascolto della loro musica. Questa composizione ad ogni verso trasuda amore per la band di Pelù e soci, i riferimenti, anche se comprensibili principalemente per chi conosce piuttosto bene la band toscana, sono piuttosto evidenti e dichiarati, ma l’autore è riuscito ugualmente a creare un’opera che possiede una propria dimensione, la storia narra dell’inseguimento di una misteriosa fanciulla, fra labirinti della mente e luoghi reali, dove sogno e incubo si confondono con una realtà che in varia misura appartiene un po’ a tutti quanti, una ricerca metaforica che ci impegna più o meno tutti nella nostra esperienza terrena. In questo senso tutti possono riconoscersi a vari livelli nella storia narrata, anche se questo titolo si rivolge sicuramente in primis ai fans della sopracitata band.

Il poema è piuttosto lungo ed articolato, il che denota un impegno compositivo notevole, anche se talvolta si possono riscontrare delle rime prevedibili e in qualche caso forzate, ma Rue Des Bardes possiede una freschezza e una immediatezza spesso sorprendenti, e Cilia è stato bravo, oltre che coraggioso, a mettere insieme tante suggestioni e a lui va il plauso di aver realizzato un libro davvero simpatico e fuori dagli schemi. Non di secondaria importanza poi sono le illustrazioni di Luisella Brenda, che completano questo titolo.

In definitiva, per riallacciarmi all’introduzione, spero che questo libro possa segnare una “fine delle ostilità” (se mai ci sono state) fra mondo letterario e mondo della canzone, perché l’arte in fondo è la capacità di suscitare emozioni e l’incontro fra artisti di diversa estrazione ha sempre dato buoni frutti. GB


Indietro alla sezione Libri

 

Ricerca personalizzata

| Home | Articoli | Interviste | Recensioni | News | Links | Chi siamo | Rock Not Roll | Live | FTC | MySpace | Born Again |