Milano è un cantante, sarebbe meglio dire musicista, dalla
personalità complessa. Tecnicamente è uno dei cantanti
più dotati del nostro panorama, ma le sue scelte controcorrente
hanno relegato la sua figura nell’angusto spazio dei veri appassionati.
Maniacalmente sperimentatore è autore di una vasta produzione
divisa in ambiziosi progetti, tutti nel segno della ricerca e questo
live registrato nel corso di molti anni, e altrettante esibizioni,
ci mostra un percorso ascendente di grande cultura musicale.
Spesso il termine sperimentazione è stato associato a qualcosa
di ostico ed elitario, sovente si intende musica di rottura, avanguardia,
quasi che l’atto di cercare nuove forme espressive richieda
di urtare i sensi di chi assiste, in altre parole la sperimentazione
per qualcuno dovrebbe essere scomoda, ai limiti del fastidio, uditivo
in questo caso. Non è così per Claudio che propone sempre
delle ricerche artistiche che mirano anche alla bellezza, certo non
stiamo parlando di musica radiofonica, non è mainstream, i
suoi brani non sono “singoli” da classifica, sono però
di una bellezza raffinata, c’è cura maniacale per la
melodia e le sue straordinarie abilità vocali vengono usate
per “fare musica” anche se i testi hanno un senso e non
sono funzionali, come a volte succede in questi casi. Condensare le
sensazioni lungo le ventuno tracce proposte in questo viaggio non
è semplice, Milano propone stili di canto complessi, che parlano
di mediterraneo, canto medievale fino ad esplorare nuove sonorità.
Tra rimandi etnici e visioni futuriste la sua voce cesella melodie
che hanno qualcosa di fiabesco e di fantascientifico al tempo stesso.
In fondo la voce è, e credo lo sarà sempre, lo strumento
più potente che la natura ci ha fornito. Ci sono percorsi che
hanno relegato la voce umana a ripetitore di concetti privi di qualsiasi
spessore, Claudio rimette a posto le cose con la sua arte e ci mostra
che un’altra “voce” è possibile. GB
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