Rock Impressions

Crown Of Thorns - Faith
CROWN OF THORNS - Faith
Frontiers
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Hard Rock Melodico
Support: CD - 2008

Era tempo che non si avevano più notizie della band di Jean Beauvoir, l’ultima realizzazione è stata “Karma” del 2002. Ed è un piacere dunque ritrovarli oggi più in forma che mai.
Il Melodic Hard Rock bisogna saperlo fare, non è scontatamente semplice saper comporre melodie accattivanti ed armoniose. Dietro c’è sia l’amore per il Rock che per l’arte del saper emozionare. Nel tempo abbiamo ascoltato molti lavori validi del genere, grazie ad artisti come Pride Of Lions, Survivor, J.L. Turner e moltissimi altri. C’è d’aggiungere anche la difficoltà nel sapersi districare in questo mondo sonoro, nel quale le melodie proposte sono pressoché inflazionate.

Come scrivere allora un album di canzoni dolci ma non scontate? Non è facile, ma i Crown Of Thorns lo sanno, perché “Faith” si lascia ascoltare che è un piacere. Indovinata la title track messa proprio come opener del disco. Il ritornello, il refrain, insomma proprio tutto è il sunto del Melodic Rock di classe. Anche nella successiva “All In My Mind” c’è di che essere felici. Incontriamo al terzo brano la prima ballata dal titolo “Living In The Shadows”, americana fino al midollo, come le chitarre che l’accompagnano. Non si inventano nulla i Crown Of Thorns, ma riescono a tenere viva la nostra attenzione. La voce di Beauvoir è ottima interprete e bene si modula a seconda delle esigenze. Buone anche le coralità di “The One”. La produzione è discreta, così come l’accurato artwork, praticamente la ciliegina sulla torta.
Chi segue questo genere non si lascerà sfuggire perle come l’aggressiva “Rock Ready” o “Believe Me”, polverose e dannatamente Rock. Il ritornello di quest’ultima centrerà il vostro cuore. L’Hard Rock Melodico è dunque apparentemente facile da concepire, invece si fa presto a cadere dentro il pentolone di gruppi clone, si cammina sopra una filo sottile ed i nostri sono ottimi funamboli. Morbida e calda è “Nobady”, mentre “Stay With Me” tira fuori ancora una volta le unghie. Questi stacchi umorali fra un brano e l’altro giovano all’ascolto, rendendo “Faith” molto fruibile. Monolitico il riff di “All I Wanna Do”, più allegro e spensierato invece risulta “Home Again”, grazie all’ottimo uso delle tastiere. Per concludere c’è “All Or Nothing”, un altro centro della band, per il sottoscritto uno dei pezzi più riusciti dell’album.

“Faith” è un prodotto onesto, fatto da artisti professionisti che si divertono e sanno divertire, con i tempi che corrono una mosca bianca. MS


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