GIANNI
DELLA CIOPPA Va Pensiero, 30 Anni di Rock e Metal in Italiano Crac Edizioni 2013 |
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Mi ricordo abbastanza bene quando Enrico Ruggeri vinse il Festival di San Remo con la canzone Mistero, uno dei suoi brani più rock, ricordo il disappunto di Pippo Baudo che esplose con la vittoria della Pausini nella sezione giovani, con una frase che inneggiava alla bellezza della canzone melodica italiana, chiaramente in contrapposizione col brano di Ruggeri, che portava uno strappo nella tradizione del famoso Festival. Il Rock cantato in Italiano, questo strano “mostro” e pensare che gli artisti italiani che vendono di più e i cui concerti sono sempre molto affollati sono Vasco, Zucchero e Ligabue, in qualche modo gli alfieri dell’italian way of rock. Eppure… eppure nel nostro paese si fa ancora fatica a credere che si possa coniugare il rock con l’italiano, lingua che tutti sappiano non essere proprio portata per questo genere musicale. Nonostante tutte queste difficoltà (ce ne sono anche altre), schiere di giovani artisti si sono adoperati per dar vita ad una vera rivoluzione culturale, che dagli anni ’60 ad oggi non si è ancora esaurita. Conosciamo bene Gianni, instancabile penna del giornalismo musicale tricolore e curatore di questo libro, insieme a Walter Bastianel e Marco Priulla ha deciso di prendere in esame il periodo che va dalla metà circa degli anni ’80 fino ai giorni nostri. Ovviamente il rock cantato in italiano ha origini più lontane, ma dagli anni ’80 in poi qualcosa è cambiato e dall’emulazione di modelli stranieri si è arrivati a pensare di proporre una vera via italiana. L’argomento è vastissimo e delicato e il libro vuole segnare un punto di partenza per nuovi approfondimenti, senza quindi avere la pretesa di essere esaustivo. Toccante l’introduzione di Omar Pedrini, che con i Timoria ha gettato le basi di questa rivoluzione, insieme a formazioni come i Litfiba e alcune altre, poi parte una lunga sezione enciclopedica, divisa per alcuni argomenti, che presenta moltissime formazioni e artisti che hanno lasciato un segno tangibile nel nostro panorama musicale. Un libro ricchissimo e curatissimo, con discografie e commenti autorevoli, che si pone come documento base per ogni futura esplorazione di questo fitto sottobosco di talenti. Le curiosità non mancano e il talento dell’autore emerge nel rendere tutto affascinante, tanto che invoglia ad una lettura vorace. Certamente è l’argomento che affascina e merita, ma il contributo di chi ha curato questo volume non è secondario. L’unica cosa che secondo me manca a questo libro è un indice analitico dei gruppi citati, non è indispensabile, ma l’avrei trovato utile. Per il resto è un volume appassionante, dove una pagina tira l’altra e permettere a quelli della mia generazione di rivivere tanti momenti belli e faticosi e a quelli più giovani di conoscere un po’ di più cosa vuol dire fare musica sul serio, alla faccia dei tanti talent show che stanno letteralmente bruciando ingiustamente schiere di aspiranti artisti, che probabilmente resteranno tali nonostante l’innegabile talento. Credo che la nostra tradizione culturale meriti molto di più e questo libro lo testimonia con lucidità. GB Altri libri di Della Cioppa: Italian Metal Legion; Il Grande Libro dell'Heavy Metal; Il Negromante del Rock; 33 Racconti Rock |
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