| INTERVISTA 
            A BARRY GOUDREAU  (versione 
            inglese)di Giancarlo Bolther
 
 Mi 
            puoi parlare della registrazione del tuo nuovo disco con Brad? Si 
            tratta di materiale vecchio?
 Ho attraversato un lungo periodo di stop creativo. Dopo essere 
            uscito da questa fase ho ripreso a comporre. Avevo composto già 
            due canzoni quando ho chiamato Brad per chiedergli se gli sarebbe 
            piaciuto tornare a scrivere insieme e se voleva cantare le mie canzoni. 
            Siamo rimasti entrambe molto soddisfatti dei risultati. Quando Brad 
            mi ha raggiunto ha portato con se alcuni brani incompleti e ha iniziato 
            a sistemare i testi. L’intero processo ha richiesto due anni 
            di lavoro per essere completato a causa degli impegni che Delp aveva 
            coi Boston. Tutti i brani del nuovo CD sono stati scritti per l’occasione, 
            non c’è nessun vecchio brano.
 
 Per alcuni aspetti questo nuovo disco sembra un terzo capitolo 
            degli RTZ (ci sono più o meno gli stessi musicisti), perché 
            non hai usato il vecchio nome?
 La maggior parte del nuovo disco è esclusivamente 
            opera di Brad, io stesso e di David Stefanelli. Ho chiesto agli altri 
            membri degli RTZ di partecipare come ospiti, ma era chiaro che non 
            si sarebbe trattato di un nuovo album degli RTZ.
 
 Una canzone che mi ha sorpreso è stata “Out Of 
            My Hands”, una traccia carica di mistero e di atmosfere drammatiche...
 La maggior parte dei brani è piuttosto “leggera”, 
            penso che dipenda dal fatto di essere invecchiato! Così cercavo 
            qualcosa di più heavy per bilanciare il disco. Avevo anche 
            un altro paio di brani piuttosto duri, ma non siamo riusciti a finirli 
            in tempo.
 
 Il tuo nuovo disco è autoprodotto e non è distribuito 
            da una major, perché questa scelta?
 Abbiamo autoprodotto il disco per poter avere un controllo 
            maggiore sul nostro lavoro e poi ci sembrava che la via migliore per 
            poter entrare in contatto coi nostri fans fosse quella di distribuire 
            il disco attraverso il nostro sito web (www.barrygoudreau.com).
 
 Cosa vi aspettate dal nuovo album?
 La nostra unica aspettativa è che la gente possa trovare 
            il nostro sito web, che si colleghi, che interagisca con noi e che 
            apprezzi il nuovo materiale.
 
 Farete un tour di promozione al disco? Prevedete delle date 
            in Europa?
 Abbiamo già in programma delle date nel nord est degli 
            Stati Uniti per promuovere il disco, mentre per adesso non abbiamo 
            progetti che riguardino altri paesi, ma se dovessimo ricevere delle 
            offerte le prenderemo certamente in considerazione.
 
 Perché non hai mai realizzato un album dal vivo? Non 
            hai del buon materiale nel cassetto, magari per un DVD o qualcosa 
            da distribuire attraverso il sito internet?
 Il nostro obiettivo è di poter realizzare un DVD dal 
            vivo alla fine delle date che abbiamo in programma in questo periodo. 
            Metteremo sicuramente tutti i dettagli e le notizie al riguardo nel 
            nostro sito, pertanto venite a visitarci!
 
 Perché negli anni ’80 sei uscito dai Boston, 
            cos’è successo realmente?
 Tom rimase molto scocciato dalla promozione che era stata 
            fatta al mio disco solista. Chiamò tutti i membri del gruppo 
            per fare un incontro e in quell’occasione ci comunicò 
            che non avrebbe più lavorato con me.
 
 E da allora non ti sei più sentito con Tom?
 Non parlo con lui da ormai quindici anni e non ho idea di 
            cosa possa pensare.
 
 Hai sentito gli album dei Boston realizzati dopo la tua uscita? 
            Cosa ne pensi?
 Ho comprato tutti i dischi fatti dai Boston dopo che sono 
            uscito dal gruppo e li ho ascoltati tutti con interesse. Mi è 
            piaciuto Third Stage, ma il resto per me non significa niente.
 
 Quali sono i tuoi ricordi più belli legati al periodo 
            Boston? E quali quelli più brutti?
 I primi anni con il gruppo sono stati veramente fantastici, 
            tutto era meglio di come lo immaginavo. C’era un forte legame 
            di amicizia che ci univa e allo stesso tempo avevamo lo spazio per 
            vivere le nostre vite. Sfortunatamente questo momento magico non è 
            durato.
 
 Tu non compari fra i compositori nei primi due album dei Boston, 
            ma ascoltando il tuo lavoro solista ho sempre pensato che ci doveva 
            essere il tuo zampino nella composizione di quelle canzoni?
 Sebbene tutti i brani fossero stati scritti da Tom, tutti 
            i membri della band erano stati coinvolti nelle fasi di realizzazione, 
            registrazione e produzione dei due albums.
 
 Nei tuoi progetti di solito compaiono altri componenti dei 
            Boston, si tratta di una forma di nostalgia o sentite di avere ancora 
            molta musica da esprimere insieme?
 Brad e io abbiamo una grande comprensione reciproca che emerge 
            in modo molto spontaneo quando ci mettiamo a scrivere insieme. Sebbene 
            io incontri spesso Sib e Fran, però non abbiamo più 
            lavorato insieme dai tempi dei Boston.
 
 Hai mai pensato di tornare a suonare nei Boston?
 Se la situazione dovesse aggiustarsi prenderei volentieri 
            in considerazione l’ipotesi di lavorare ancora coi Boston, ma 
            non vedo nessun segnale che questo possa succedere in futuro.
 
 Avevi realizzato il tuo album solista nel 1980, eri rimasto 
            contento di come era venuto?
 All’epoca in cui il disco era uscito ero piuttosto 
            soddisfatto, ma oggi guardando indietro sento che avrei dovuto fare 
            le cose con più tempo a disposizione.
 
 Il sound di quel disco era pesantemente influenzato dai Boston, 
            perché avevi voluto suonare ancora con quello stile?
 Devi pensare che in quel periodo io ero ancora a tutti gli 
            effetti un membro dei Boston, quello che mi piaceva o che non mi piaceva 
            e le mie influenze erano assolutamente le stesse. Se avessi saputo 
            che quello sarebbe stato il mio primo disco “fuori” dai 
            Boston di sicuro avrei cercato di avere un approccio musicale completamente 
            diverso.
 
 Perché non hai mai realizzato un secondo album solista?
 Non ho mai realizzato un secondo album solista perché 
            mi ero reso conto che mi piaceva far parte di una band e questo era 
            esattamente quello che avrei voluto fare in seguito.
 
 Hashian ha partecipato al tuo solo album e poi è scomparso, 
            Sheehan è scomparso anche lui dopo Don’t Look Back. Sai 
            se hanno fatto qualcosa?
 Come ti ho già detto mi vedo molto spesso sia con 
            Fran che con Sib, siamo ancora ottimi amici. Nessuno dei due ha fatto 
            parte di altri progetti dopo che sono usciti dai Boston, hanno entrambe 
            deciso di uscire dalla scena nel momento di massimo splendore.
 
 Gli Orion The Hunter sono stati il tuo secondo progetto e 
            l’album fu un vero gioiello di rock melodico, ma il gruppo si 
            è sciolto subito, quali sono stati i motivi?
 Mi è piaciuto molto lavorare con Fran Cosmo e con 
            il gruppo, ma è stata anche una vera guerra. Quando arrivò 
            il momento di incominciare a lavorare al nuovo album il gruppo venne 
            messo da parte.
 
 Fran Cosmo ha iniziato con te e poi è andato a cantare 
            coi Boston, mentre Brad aveva lasciato i Boston per unirsi agli RTZ, 
            ma oggi è tornato a cantare con entrambe, le vostre strade 
            si incrociano spesso, è una specie di fratellanza o è 
            qualcosa di diverso?
 Credo che dovresti girare questa domanda a Tom Scholz. Lui 
            ha chiamato Fran per rimpiazzare Brad quando questo se ne andò 
            per unirsi agli RTZ, poi si lo è ripreso per cantare dal vivo.
 
 Con gli RTZ hai iniziato un nuovo brillante e interessante 
            progetto, ma con loro hai realizzato solo due albums (uno dei quali 
            è uscito postumo), è stato un altro buco nell’acqua?
 Con gli RTZ eravamo davvero partiti alla grande, ma non abbiamo 
            mai riscosso il successo che avremmo potuto raggiungere. Dopo la realizzazione 
            dell’album e dopo il conseguente tour abbiamo dovuto affrontare 
            il problema di cercare una nuova label. A quel tempo, a causa del 
            successo dei Nirvana e degli altri gruppi simili, ci fu un interesse 
            veramente scarso nei nostri confronti e nessuno voleva più 
            farci firmare. Inoltre Brad era tornato a lavorare con Tom.
 
 Hai realizzato un paio di dischi con Lisa Guyer, hai composto 
            anche della musica per lei o hai solo fatto una guest appearance? 
            Lavorerete ancora insieme?
 Lisa ed io abbiamo composto la musica degli albums insieme, 
            inoltre lei fa parte del nostro gruppo insieme a Brad e agli altri 
            membri degli RTZ nella formazione che suona dal vivo.
 
 Negli anni ’80 il rock melodico era molto popolare, 
            ma oggi gli artisti che suonano questo genere di musica sono diventati 
            molto underground (ad esempio anche i Journey hanno scelto l’autoproduzione), 
            cosa pensi di questa situazione?
 Tutte le bands che provengono dal nostro periodo stanno scegliendo 
            di fare le stesse cose che ho scelto anch’io: cerchiamo tutte 
            le strade possibili per restare in contatto con i fans della nostra 
            musica e solo questo ci interessa.
 
 Hai una carriera trentennale, cos’è cambiato 
            nel mondo musicale in tutto questo tempo?
 Quello che è cambiato nella musica e che questa è 
            diventata sempre più commerciale. Le case discografiche non 
            sono più interessate alla vita dei gruppi musicali, il loro 
            unico interesse è nei dischi che possono scalare le classifiche 
            il che per loro significa dollari.
 
 Guardandoti indietro come musicista pensi di essere stato 
            più fortunato o sfortunato?
 Io penso di essere stato molto fortunato all’inizio 
            della mia carriera, poi però la fortuna pian piano se ne è 
            andata.
 
 Quali sono i momenti più belli e quelli più 
            brutti della tua vita?
 Molti dei miei ricordi migliori sono legati al periodo in 
            cui facevo parte dei Boston, mentre il momento più difficile 
            è stato quando tutto questo è finito.
 
 La data dell’undici settembre ha cambiato ogni cosa 
            nella nostra vita, tu che opinione ti sei fatto?
 La canzone "What You Leave Behind" è stata 
            scritta proprio dopo l’undici settembre e il testo esprime chiaramente 
            il mio punto di vista.
 
 Hai mai pensato di abbandonare il mondo della musica?
 Questo mondo è l’unico che abbia mai conosciuto 
            e non ho mai pensato di poter cambiare questo dato di fatto.
 
 Vuoi mandare un saluto ai tuoi fans italiani?
 Si, voglio ringraziare tutti i nostri fans che vivono in 
            Italia, abbiamo molto apprezzato il vostro continuo supporto e l’interesse 
            che avete sempre avuto nei nostri confronti!!
 
 GB
 
 Discografia:
 Boston – Boston ‘76
 Boston – Don’t Look Back ‘78
 Barry Goudreau – Barry Goudreau ‘80
 Orion The Hunter – Orion The Hunter ‘86
 RTZ – RTZ ‘92
 Lisa Guyer Band - Gypsy Girl '97
 Lisa Guyer Band - Leap of Faith '00
 RTZ – Lost Album ‘00
 Delp And Goudreau – Delp And Goudreau ‘03
 Return To Zero - Lost and Found '04
 
 Recensioni: Delp & Goudreau
 
 Sito Internet
 |