Alex
Derosso ha iniziato la sua carriera oltre quindici anni fa facendo
parte dei Dark Lord, una storica formazione metal veneta. Questo è
il suo terzo disco solista, un album intenso e diretto, a metà
strada fra le melodie proprie dell'hard americano sulle orme degli
Extreme e l'agressività ruvida del post grunge.
Undici tracce molto ben confezionate, con una cura particolare di
suoni e composizioni anche se a livello compositivo non si può
certo parlare di originalità. Ad accompagnarlo sono il bassista
Simon Dredo e il batterista Bob Parolin, due musicisti perfettamente
a loro agio.
L'esperienza e la classe si sentono e le canzoni scorrono senza intoppi,
apre il riff sincopato di "Nowhere, Somewhere", un brano
con molta grinta. "Now or Never" è una song più
rilassata, con delle melodie di stampo americano molto più
facili da ricordare. "You Don't Need Me" è una via
di mezzo fra le due precedenti, mentre "Try" è un
po' riempitiva. "Eternity", invece, è una song sofferta
e intensa con un grande refrain, dal forte appeal commerciale nel
senso che con un video azzeccato starebbe più che degnamente
al fianco di Nikleback e company, è il mio brano preferito.
Con "A Good Past" torna ad esplodere la grinta di Alex,
ma la successiva "Every Moment" scade un po' nel banale,
si salva solo l'assolo. Ancora belle melodie in "Waiting",
mentre si chiude alla grande con il riff di "Nobody Is Perfect"
che mi ricorda addirittura gli immensi Living Colour!
Un disco che si divide equamente fra melodia e ruvidezza, adatto ai
giorni nostri, forse per questo è un po' ruffiano, ma si sente
anche tanta passione. GB
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