Il
gruppo nasce nel '96 e suona heavy metal, poi nel '97 c'è l'ingresso
del tastierista e lo stile inizia a mutare a favore di sonorità
gothic. Dopo i soliti cambi di formazione e dopo un periodo di assestamento,
disseminato da esibizioni live e immortalato in due demo, la band
si stabilizza con la formazione attuale che comprende ben sette elementi
fra cui la violoncellista Zorka Ciklaminy, il tutto a favore di un
sound più corposo rispetto alla media.
Il risultato però non è così esaltante come di
potrebbe credere, le composizioni non sono per niente originali, si
tratta infatti di un trito e ritrito metal goth con cantato growl
maschile e controcantato angelico femminile. Le chitarre sono ultra
metalliche così come la monolitica sezione ritmica, mentre
le tastiere sono sinfoniche.
Il sound del gruppo però è piuttosto buono e coeso.
A Life Beyond... è il disco di debutto del gruppo, per cui
è lecito aspettarsi una certa immaturità, che spero
sparisca nei lavori futuri a favore di una accresciuta personalità.
Fin dal brano di apertura "November - Thy Weakness" si possono
già intuire le intenzioni bellicose dei nostri, negli episodi
successivi viene rielaborato quanto qui proposto senza grandi stravolgimenti,
un suono molto pomposo con le tastiere in grande evidenza, una sezione
ritmica molto energica e delle partiture metalliche ai limiti del
death, poi il brano offre un break gothic prima di riprendere velocità.
"The Unbounded Misfortune" ripete il precedente mischiando
un po' le carte, ma il gioco è identico, solo un po' più
solenne. "Grotesque Misery" è ancora la continuazione
del discorso già iniziato in un contesto più cadenzato
e con molti stacchi. I brani sono nove, ma la durata del disco è
piuttosto contenuta, siamo infatti sotto i quaranta minuti ed è
una fortuna, perché i brani sono tutti molto simili.
Un pregio è la coesione del disco, un difetto è la ripetitività,
comunque il gruppo non è poi così male. GB
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