Rock Impressions

Elis ELIS - God's Silence Devil's Temptation
Napalm


Da una costola dei Welten Brand sono nati gli Erben Der Schopfung capitanati da Oliver Falk e dalla conturbante Sabine Dunser, con questa formazione nel 2001 pubblicano il primo singolo dal titolo Elis seguito a ruota dall'album Twilight.

Sabine e Oliver si dividono e la singer con il chitarrista Pete Streit abbandona il vecchio ed ostico moniker e fonda questo nuovo gruppo traendo il nome dalla vecchia hit e mantienendo Alexander Krull (Atrocity) alla produzione.

Il sound rimane nei confini di un gothic metal dal grande impatto con cantato angelico. Il CD apre con l'anthemica "For Such a Long Time", un brano molto metallico con atmosfere malinconiche ben interpretate da Sabine. Molto più intensa la successiva "Where You Belong" con un riffing iniziale doom molto atmosferico, che purtroppo accelera, e si presenta anche il cantato growl maschile ad opera del bassista Tom Saxer, soluzione non originale, ma ben congeniata. "Sie Erfasst Mein Herz" inizia con un tappeto sinfonico poi entra Sabine delicata e sognante e la cadenza del brano assume le forme di una ballata triste molto dolce. "Do You Believe" inizia con delle tastiere sinistre che ricordano i Goblin, ma poi entra la chitarra metal e la batteria in doppia cassa e l'atmosfera cambia totalmente perdendo in atmosfera, la cosa migliore rimane il cantato. "Engel Der Nacht" è una canzone gothic metal piacevole, con una cadenza vagamente ottantiana nelle liriche. Il metal moderno esplode nell'attacco di in "God's Silence", poi il brano sterza bruscamente, escono le chitarre ed entrano delle tastiere sinuose con il cantato morbido di Sabine, rientrano le chitarre con il controcanto di Tom, un mid tempo cadenzato accompagna il brano e unisce il tutto. "Devil's Temptation" è un brano più complesso e teatrale dei precedenti e per questo è anche uno dei più interessanti. "Come To Me" è un lento molto poetico e riuscito dove Sabine da il meglio di se. "My Only Love" e "Child" sono brani un po' più personali e meno ammiccanti dei precedenti ed è un peccato che si trovino in chiusura del disco, ma fanno sperare che il gruppo col tempo acquisti personalità e sicurezza. Chiude "Abendlied", un brano con un incedere solenne, un po' troppo pomposo, ma piacevole nel contesto.

Questi Elis sono una band dal grande potenziale, speriamo che il grande pubblico si accorga di loro. GB

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