Un genere musicale che di certo trova gradimento fra i fans del Progressive
Rock (e dintorni) è il Prog Psichedelico, detto chiaramente,
quello in stile Pink Floyd. Sembra non conoscere mai crisi, anzi,
i proseliti fuoriescono come funghi in ogni nazione del mondo, Mostly
Autumn in Inghilterra, RPWL in Germania, No Sound in Italia e la lista
credetemi è davvero sterminata.
I nostri cugini francesi sono sempre stati attenti al movimento Prog
in generale, da sempre, riuscendo ad attirare l'interesse dell'ascoltatore
grazie a band come Ange, Magma, Pulsar, Minimum Vital, Nemo, Mona
Lisa, Drama....tutte formazioni preparate e professionali. Ma come
riuscire ad unire Psichedelia, Prog, sperimentazione e Rock senza
risultare pesanti e logorroici? Come equilibrare gli elementi con
il commerciale e quanto detto? Di certo non è impresa semplice,
resta il fatto che il genere comunque spesso palesa sorprese.
La Progressive Promotion Records, label tedesca, ultimamente riesce
a scoprire buoni talenti, questa volta rivolgendo lo sguardo in Francia
nei confronti di un sestetto dal nome Elora. Si formano nel 2004,
dopo la nascita della figlia del bassista Jean-Vincent, dalla quale
prendono il nome. Negli anni diventano un gruppo leader del sud della
Francia per merito di numerose serie di concerti, radio e festival.
La band è così composta: Anastasia (voce), Damien (voce),
Jean-Vincent (basso), Julien (batteria), Lionel (chitarra) e Patrice
(tastiere).
"Crash" ha nove canzoni, per una durata di quasi un ora
di musica.
Molto spesso nel corso dell'ascolto ci si imbatte in melodie delicate
e sognanti, comunque la band coesa riesce a dare il meglio anche attraverso
movimenti più energici, vicini anche ai Porcupine Tree come
in "Control". Buona la personalità che riesce a mettere
la band sotto una luce che gode di vita propria, malgrado le influenze
importanti. Ovviamente nei brani non mancano numerosi cambi umorali
e di tempo. Bello anche l'alternarsi delle voci fra Anastasia e Damien.
La chitarra di Lionel alterna a seconda delle esigenze cuore e potenza,
risultando essere uno dei componenti più importanti per l'economia
della band. Anche la sezione ritmica si ritrova alla perfezione per
un risultato finale preciso e senza sbavature.
La title track è quantomeno il sunto dell'anima Elora, non
nascondo che mi ricordano spesso gli inglesi Mostly Autumn. Assolo
di chitarra per gli amanti di Gilmour e compagnia bella, sopra una
batteria che sembra scrivere come una penna stilografica. Con "Elle
Espere" si esplorano territori The Gathering, grazie anche al
buon uso delle coralità di Anastasia, anche se i Porcupine
Tree sono sempre in agguato, specie fra le mani di Lionel.
Basso in cattedra con "Elle" ed in "En Paix" suoni
elettronici fanno da sottofondo alla dolcezza del brano che si evolve
fra crescendo ed attimi di quiete emotiva. Tuttavia non voglio rovinarvi
il piacere dell'ascolto in quanto, lo avrete capito, "Crash"
è un disco che si fa ascoltare con grande piacere. L'equilibrio
fra le melodie facili, la Psichedelia ed il Rock funziona perché
è assemblato con semplicità e classe.
A questo punto attendiamo nuove evoluzioni per capire meglio l'entità
della band, alla prossima! MS
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