Non ho molte informazioni su questo quartetto polacco, pare siano
al decimo anno di attività, che questo sia il loro terzo album
in studio e che siano abbastanza considerati nel panorama stoner.
Il disco si compone di otto brani di cui uno è la cover di
“Seek and Destroy” degli Stooges.
Il disco appare subito molto lisergico, la musica pesca a piene mani
nel sound garage proto punk della fine degli anni sessanta, dai Blue
Cheer ai meno noti Litter ai già citati Stooges, “Your
Godfreed” è una partenza decisa, che impone subito un
ascolto passionale, musica che entra nelle viscere con forza. Si prosegue
con sicurezza con la ruvida “No Reason”, il sound è
sempre saturo e carico di reminiscenze, ma gli Elvis Deluxe sono bravi
a dar vita a composizioni interessanti e sufficientemente personali.
“Dark Lovers” è invece molto psichedelica, i suoni
si fanno più onirici e spirituali, anche se verso metà
il brano prende vigore e intensità e diventa più complesso
di quanto si poteva pensare, davvero un buon pezzo. “Face It”
mi fa venire in mente anche l’album Love dei Cult, fra i primi
a guidare il revival che avrebbe presto preso piede, un altro gran
pezzo. Ancora grandi emozioni con la lunga e complessa “Something
to Hide”, chi ha amato il periodo musicale a cui questi musicisti
fanno riferimento non può non amare questa band che ci mette
tutta l’anima per ricreare le giuste atmosfere. Questo quinto
brano chiude idealmente la prima parte del cd.
La seconda propone due brani del primo periodo del gruppo, il primo
è la ruvidissima “Out of Life”, la personalità
della band emerge già con forza, anche se il gruppo appare
molto più grezzo. Bella pesante è anche “The Hope”
le strutture sono più semplici e dirette, se volete più
punk, ma non è un difetto. Chiude la cover della storica band
americana e si sente tutto il peso dell’eredità del gruppo
di Iggy Pop, difficile immaginare cosa sarebbe il rock senza il loro
contributo, di certo molto più povero.
Si può discutere sul valore dei gruppi vintage come questo,
ma credo che se la musica degli anni 60-70 esercita ancora un tale
fascino ci sarà più di un motivo per tenerla in vita
e perpetrarne la tradizione, forse non tutto quello che c’era
da dire è stato già detto. GB
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