Prosegue
il lungo lavoro della Frontiers nella produzione e diffusione di dischi
di Melodic Rock. Questa volta è il turno dei canadesi Emerald
Rain. Il loro debutto risale circa al 1998, con “Broke Saviours”
e sin da esso già possiamo godere di ottime soluzioni corali.
Il quartetto dedica molto tempo e denaro nelle date dal vivo, famose
quelle in compagnia dei maestri Magnum, tanto da produrne il disco
“Live K”. In esso anche brani tratti dal secondo lavoro
“Age Of Innocence”.
La formazione è la seguente: Murray Daigle alla voce, Mike
Dmitrovic alla chitarra, Sean Gregory al basso e Lorne Boyle (il suo
è un ritorno) alla batteria.
Cosa ci dobbiamo aspettare dai solchi di “Sleepwalk”?
Tanto per incominciare “Can’t Stop Bleeding” chiarisce
subito le coordinate del gruppo. A differenza della massa, questi
canadesi godono di fervida fantasia e di marcata personalità,
lasciando poco di scontato a dimostrazione che anche in un genere
come questo, così inflazionato, si può evadere. “Face
In The Mirror” con i suoi coretti vocali sembra essere molto
radiofonica, con un ritornello semplice, semplice. L’intento
di un prodotto come questo è ovviamente di divertire ed i nostri
ci riescono anche nella successiva “It Ain’t Over”,
giustificando a ragione, ancora oggi, l’esistenza di un movimento
“vecchio”,come il Melodic Rock. L’emozioni crescono
con le chitarre di “Sleepwalk”, brano veramente bello
e maturo. Da ascoltare e riascoltare nel tempo. La fantasia degli
Emerald Rain non esaurisce qui la sua vena, con “I Never Knew”
siamo nuovamente al cospetto di un momento molto grazioso e per certi
versi originale. Il suono diventa massiccio nella cadenzata “Can’t
Recognize A Thing” ed i questo caso trapela appena l’amore
per certi vecchi maestri, come ad esempio nell’uso della chitarra
alla Led Zeppelin (Page docet). “Everything Is Broken”
arricchisce il bagaglio delle ballate, altro momento gradevole, ma
forse anche quello più scontato e come diceva il vecchio Clint
: “…Spara al cuore Ramon!”. Il livello sale con
“See It In Your Eyes e francamente resta difficile restare fermi
all’ascolto. La chiusura è in mano a “Torn In Two,
Miracle”, uno dei pezzi più belli dell’intero genere.
Meravigliosa interpretazione vocale con un refrain ed un ritornello
da paura.
Questo è un prodotto da non sottovalutare , complessi che mettono
personalità vanno assolutamente sostenuti, l’evoluzione
artistica musicale ed il piacere del suo ascolto passano anche attraverso
gli Emerald Rain. MS
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