Il
nome di Tommy Emmanuel non dovrebbe essere nuovo per gli appassionati
di chitarra, anche se non si tratta di un chitarrista “di grido”.
Di origini australiane, si è imposto all’attenzione mondiale
con un’ottima serie di dischi solisti e con importanti collaborazioni
artistiche che gli hanno fruttato molti importanti riconoscimenti.
Qualcuno lo considera come il più grande interprete dello stile
finger picking, ma a me questo interessa relativamente, perché
ascoltando questo suo nuovo album acustico sono le emozioni che ho
provato che sono diventate importanti. Poesia, dolcezza, inventiva,
passione, bellezza sono solo alcune delle sensazioni nate dall’ascolto
di Endless Road, un album di diciassette incantevoli brani che ti
accompagnano delicatamente in un viaggio pieno di sole e di colori.
La maestria di Emmanuel è effettivamente strabiliante: la pulizia
del suono che traspare, il feeling che trasmette, perizia tecnica
e tanta passione, uno strumento comunque sempre suonato prima col
cuore che con la testa, sono tutti aspetti dell’universo musicale
di questo grande artista. Ma Tommy più che suonare le corde
di uno strumento, sembra suonare le corde dell’anima!
Per la cronaca alla fine del disco troviamo due tracce cantate e devo
dire che non mi sarebbe spiaciuto ascoltarne altre, ma va bene anche
così.
Ora è difficile dire di più per questo album che farà
una splendida figura al fianco di capolavori come quelli del grande
Leo Kottke, dell’immenso John Renbourn o dei più recenti
ma comunque ottimi California Guitar Trio. Certamente non è
un album commerciale, come non potrebbe esserlo un disco quasi interamente
strumentale con la sola chitarra acustica presente, ma vi assicuro
che se questo tipo di musica vi attrae, anche solo per qualche ascolto
notturno o contemplativo, ebbene fate vostro questo meraviglioso cd.
GB
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