Gli Entity si formano nel 1994 nella provincia di Nuoro dalla scissione
del gruppo I Teatro, da un idea di Mauro Mulas (tastiere) e Gigi Longu
(basso, chitarra). Subito nel 1995 registrano un demotape dal titolo
“Fantasia”. Dopo svariati cambi di line up si stabilizzano
con Mauro Mulas (tastiere), Gigi Longu (basso e chitarra), Marco Panzino
(batteria), Marcello Mulas (chitarre) e Sergio Calafiura (voce). Il
sound proposto è influenzato dal Prog tipico degli anni ’70
e da qualche reminiscenza Jazz, ma nel debutto “Il Falso Centro”
c’è molta altra carne al fuoco. Il cd contiene oltre
che sette brani anche una traccia multimediale in PDF con le belle
poesie liriche di Yuri P.Deriu.
Il pianoforte apre la strumentale “Davanti Allo Specchio”,
atmosfere calde e di classe, lontane dalla banalità e vicine
allo studio dello strumento. La qualità tecnica della proposta
è certamente elevata, e molto bello risulta l’ingresso
della chitarra elettrica. Le Orme fanno capolino nella suite “Il
Desiderio”, per sottolineare poi i crescendo sonori, formula
che nel Prog funziona sempre alla perfezione. Le tastiere ricoprono
quindi un ruolo importante nell’economia Entity. La prova vocale
di Calafiura è buona, sicuramente sopra la media di questo
tipo di proposte, sapete bene che la voce nel Prog italiano (salvo
i soliti noti) è un problema. Segue la bellissima e poetica
“Il Tempo”, qui gli Entity cullano l’ascoltatore
per poi risvegliarlo con enfasi.
“Il Trip Dell’ego” si apre ancora una volta con
il piano che gioca ad inseguirsi con la chitarra. Il brano è
ricercato nella struttura e nel cantato. Ma è con “Ant”
che ho il piacere più elevato nell’ascolto, qui gli Entity
si dimostrano maturi e coscienziosi dei propri mezzi, anche compositivi.
“L’Armatura” è una suite all’inizio
vigorosa, fra chitarra elettrica ed Hammond, in quel mondo musicale
che si chiama New Prog di stile anni ’80. “La Notte Oscura
Dell’Anima” chiude il disco che al suo termine lascia
la bella sensazione di appagamento.
Gli Entity hanno lasciato un bel segno con questo debutto, ora spero
in una successiva realizzazione, perché le basi per fare ottime
cose ci sono tutte.
Se devo proprio cercare il pelo nell’uovo, oltre che magari
a qualche soluzione un po’ troppo inflazionata, posso ricercarlo
nel suono della batteria, non equilibrato, i piatti poi a volte quasi
non si sentono, ma sono gusti personali che non vanno ad intaccare
un giudizio che a mio parere è più che sufficiente.
Di questi tempi non è poca cosa. MS
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