È
ancora il Venezuela a regalarci un’altra formazione prog, ma
non si tratta di un nuovo gruppo, bensì della ristampa del
secondo album di questa formazione nata nel 1980, un lavoro pubblicato
nel lontano 1984. Il gruppo però non si è mai sciolto,
anche se non è certo stato molto prolifico con tre album (il
terzo del 2003) e due cassette contenenti materiale inedito. Nella
set list del presente cd troviamo l’aggiunta di alcuni brani
composti dal 2003 al 2005.
Il sound del gruppo si presenta subito molto particolare e dinamico,
aggressivo e chitarristico, con molti influssi che si mescolano insieme.
Oggi forse non fa particolarmente scalpore, ma bisogna pensare a cosa
c’era in campo prog negli anni in cui il disco è stato
pubblicato e allora ci si rende conto della sua modernità.
Certo non piacerà ai vetero fan del prog più classico,
ma gli Equilibrio Vital offrono più di uno spunto di riflessione.
Gli inserti di flauto rimandano ai Jethro, ma non sono così
onnipresenti da far pensare troppo ad Anderson, piuttosto è
la chitarra che imperversa, a volte anche eccessivamente con momenti
vicini al metal. Ma la partenza del cd non deve far pensare ad una
musica eccessivamente propesa verso l’hard rock, infatti verso
il quinto brano arriva il lato più sperimentale del gruppo
con dei vocalizzi femminili molto originali. Ma non è finita
perché ci sono momenti acustici, inserti ai limiti della world,
virtuosismi e altro ancora.
Nel complesso però sembra un disco un po’ disomogeneo,
le idee buone sono tante ed è anche un disco avventuroso e
molto più moderno di quanto si possa pensare, ma a volte le
idee sono anche troppe, o forse sono solo assemblate male. Resta il
fatto che si tratta di un album tutto da riscoprire, come anche il
primo omonimo. GB
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