C'è
tutta una schiera di grandi chitarristi rock che si è perdutamente
votata al Blues: Leslie West, Alvin Lee, Rick Derringer, Robben Ford,
Robin Trower, Frank Marino, Gary Moore solo per fare qualche nome
fra quelli che ancora ci accompagnano; Jimi Hendrix, Rory Gallagher,
Tommy Bolin, Stevie Ray Vaughan, Mick Ronson per ricordare quelli
che, purtroppo, hanno lasciato un profondo vuoto nel nostro cuore.
Una tradizione di passione e devozione che conquista sempre nuovi
adepti.
Nel Blues non conta essere innovativi, sono le emozioni che parlano,
è la tecnica fusa con il feeling che rende irresistibile un
genere che non tramonta mai e che ha saputo conquistarsi uno spazio
anche nell'olimpo della musica colta. Erickson ha collaborato con
troppi artisti per poterne tracciare una breve biografia in questa
recensione, ma voglio ricordarne uno su tutti Mr Glenn "The Voice
of Rock" Hughes, li troviamo, infatti, insieme sul disco "Blues",
secondo episodio della fortunata serie L.A. Blues Authority. Glenn
compare in questo lavoro dell'amico nel brano "Wild Dogs",
una song umorale e molto soul, dove The Voice fornisce un'altra interpretazione
da brivido, questo brano è stato scritto da Johnnie Bolin,
fratello del più famoso e sfortunato Tommy.
Gli altri artisti che troviamo sono Rob Lamothe alle vocals, Kerri
Collings alle drums e Al Robinson al basso, un gruppo di virtuosi
dal grande cuore. Fra le tredici tracks troviamo anche la bella cover
della malinconica "Angel", capolavoro di Jimi. Gli altri
brani sono stati scritti da Craig, che dimostra di avere una mano
davvero ispirata. Ovviamente non c'è niente di innovativo,
ma tanta, tanta classe e se non vi piace il blues è solo un
vostro problema, quando è suonato così bene io lo adoro!
GB
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