Rock Impressions

Errata Corrige - Sigfried, il Drago e Altre Storie ERRATA CORRIGE
Sigfried, il Drago e Altre Storie
Black Widow Records
Distribuzione italiana: Masterpiece
Genere: Prog
Support: CD + DVD - 2015


Gli Errata Corrige sono stati un gruppo torinese attivo tra il ’74 e il ’77, hanno pubblicato questo unico album a tiratura limitata, facendone un oggetto molto ricercato dai collezionisti. Dopo quarant’anni il gruppo si è riunito per festeggiare l’anniversario in un modo molto particolare, si sono ritrovati in studio ed hanno registrato nuovamente i brani con un budget adeguato e con quanto di meglio oggi offre la tecnologia, senza dimenticare il bagaglio di esperienza che in questo tempo i quattro “ragazzi” hanno accumulato. Per l’occasione la Black Widow ha deciso anche di ristampare il vinile originale. Il presente titolo esce in versione cd più dvd.

Ora le considerazioni storiche di questi eventi ci interessano poco, perché sono state trattate molte volte, si sa erano anni difficili per il prog. Piuttosto mi piace soffermarmi sul valore artistico di questo progetto. Intanto vale la pena di sottolineare la bellezza di questo disco. Non è importante se la band ha lasciato questa sola eredità, si può trovare altro materiale su cd, relativo a brani comparsi su demo tapes, però qui è la summa della loro creatività.

Il disco è composto da cinque brani dal sapore folk medievale costruiti su solide partiture prog rock. La storia inizia con la breve “Il Richiamo”, echi di Gryphon e Banco, ma c’è una freschezza incantevole, si applica alla perfezione il neologismo “rock romantico”. Prog, jazz e folk si fondono in un mix perfetto, con singoli interventi tutti da gustare. Alla formazione originale composta da Mike Abate, Marco Cimino (che ritroveremo negli Arti & Mestieri), Gianni Cremoni e Guido Giovine si aggiungono cinque musicisti, Manuel Zigante al violoncello, Martin Mayes al corno francese, Federico Forla all’oboe, Ivan Bert alla tromba e Diego Mascherpa al sax e clarinetto, questi apporti arrotondano il sound e lo rendono più profondo e orchestrale. La suite “Nella Foresta” è la classica composizione che ogni appassionato di prog settantiano si aspetta di ascoltare, ci sono tutti gli elementi per considerarla un classico esempio di prog. Alcuni passaggi strumentali sono di una bellezza commovente e fanno capire perché il prog italiano sia tanto amato nel mondo. Il brano “Il Drago” mostra delle parti vocali che soffrono un po’ della difficoltà di addomesticare l’italiano alle cadenze rock, per cui sembrano più testi declamati che non cantati, ma quello che piace è che sono sempre molto gradevoli, di contraltare le parti strumentali sono assolutamente da godere. Anche i brani che seguono “Fuggi Citadel!” e “Ritorno al Villaggio” sono ottimi esempi di grande prog italiano. Molto riuscita l’orchestrazione complessiva e tutto funziona come un orologio. Credo proprio che questo disco meritasse di essere risuonato e, come dice la band nelle note del cd, registrato come avrebbe dovuto essere nelle intenzioni originali. Il che non toglie fascino al disco del ’76, ma ne è la degna celebrazione.

Il dvd presenta i filmati delle registrazioni del disco, si tratta delle sessioni finali, quindi i brani sono riproposti per intero, intermezzati da brevi aneddoti sulla storia della band. Le riprese, anche se amatoriali, sono molto belle. Certo oggi questi musicisti hanno un aria poco rock e poco rivoluzionaria, però è bello vederli suonare per ridare vita alle loro composizioni. Come bonus track troviamo la bella cover di “Cadence and Cascade” con testo in parte in italiano.

Molto bello anche l’artwork, che riflette meglio dell’originale i contenuti musicali e artistici del disco. Come operazione a me piace molto, non è la prima volta che mi capita di ascoltare rifacimenti di classici di ottima fattura e ogni volta la trovo un’operazione che mi piace, che non ha nulla di nostalgico, ma che piuttosto celebra nel migliore dei modi l’arte che merita di essere ricordata. GB




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