Una copertina molto intrigante, tanto ricca di dettagli che la dimensione
ridotta non rende giustizia al pregevole lavoro di Android Jones (www.androidjones.com),
ci introduce al terzo album degli Everwood, una band ungherese nata
nel 2004, ma ancora poco conosciuta. Il gruppo è un classico
quintetto dedito al prog metal, oggi sono molte le band che in un
modo o nell’altro si sono lasciate affascinare da questo genere
musicale, che ha permesso di esprimere grandi partiture musicali,
visionarie ed epiche, con svariate influenze che vanno dalla classica,
in particolare sinfonica, al jazz e al folk.
Avvio rovente con il riffing serrato di “Rain”, la band
spinge subito l’acceleratore, ma ci sono degli intrecci che
spiazzano, perché parte quasi subito un alternarsi piuttosto
personale di parti melodiche e ruvide, bello il cantato che si innesta
su queste esecuzioni ginniche, degne del miglior prog metal ad alto
tasso tecnico, finale tutto in crescendo. “Never Trust a Snake”
parte con delle tastiere ficcanti e un po’ ruffiane, poi subentra
una chitarra molto pesante, che fa da contrasto al cantato melodico,
l’antitesi è azzeccata e quello che può sembrare
scontato non lo è per nulla e il risultato complessivo è
alquanto intrigante. “Desert Sun” poi è grandissimo
prog metal sinfonico, l’impostazione neo classica è strepitosa,
l’incipit epico si inserisce fra i migliori episodi di metal
eroico, poi l’idea iniziale si perde un po’, ma senza
mai scadere. “Free” è una ballatona elettrica molto
romantica, molto bello e intenso il crescendo finale. Ma le sorprese
non sono finite ed ecco arrivare l’esuberante “Experience
This”, un brano pieno di invenzioni tutte da godere. Tutto finito?
Macché, ecco che “Can’t Find” non è
da meno, forse non così esuberante come il precedente, ma sempre
molto coinvolgente. Si continua su questo livello anche nei brani
seguenti fino alla fine del cd, anche se i vertici sono già
passati.
È proprio vero che dai posti più impensati possono arrivare
delle belle sorprese, la scena ungherese è praticamente del
tutto sconosciuta, ma chissà che gruppi come questo non riescano
a far emergere delle eccellenze tutte da scoprire. GB
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