Reunion.
Sembra essere questa la parola chiave per moltissime band del passato
in odore di un nuovo rinascimento. Ed è così che anche
gli Extreme, che con il loro "Pornograffiti", datato 1990,
hanno scritto un pezzo indelebile di storia dell'hard rock/heavy metal
internazionale, sfociando tra..., rinascono con un nuovo disco, "Saudades
De Rock".
Nell'album c'è esattamente tutto ciò che si potrebbe
aspettare, tra rockabilly più appassionato, a funky-heavy,
al rock più classico, fino a quello più tosto.
Si parte con "Star", incipit altamente tecnico ed orecchiabile,
per poi continuare con le leggere animosità, seppur sempre
vitali, del soul di "Confortably Dumb", fino a "Learn
To Love". "Take Us Alive" ha sonorità tipicamente
country, ma ritmate e passionali come non mai, mentre la seguente
"Run" è un piacevolissimo hard rock dagli echi aerosmithiani
per vocalità potente e graffiante. "Last Hour" è
la classica ballad che mescola assonanze folk-rock al blues più
intenso riuscendo così magica e romantica nel suo essere magnetica,
e "Flower Man" ha un che dei Beatles (ricorda un po' "Helter
Skelter", ma è anche per questo che risulta ben riuscita),
e la successiva "King Of The Ladies" spicca per le chitarre
precise ed energiche. "Ghost" è un pop-rock ben costruito
che si distacca persino molto dalla produzione Extreme, quasi sospirata
e pulita, e "Slide" è sprint e vivace. "Interface"
rimane impressa per la materia cinematografica che la compone, ma
non è ancora all'altezza di "More Than Words" purtroppo,
mentre "Sunrise" anticipa con passione la jam session lirica
e strumentale di "Peace (Saudade)", molto nostalgica ed
innovativa. In conclusione "Americocaine", meravigliosa
perla sonora tra ritmi e chitarre impazzite.
In tutto l'album il termine "saudade" emerge costantemente
e nel suo significato più nostalgico, come spiega lo stesso
leader della band, "Saudades è sempre stata una parola
bellissima per me: esprime un desiderio, un sottofondo di tristezza
per qualcosa o qualcuno di cui si sente la mancanza nella nostra vita
e che non sappiamo se potrà mai tornare o meno. Nel nostro
caso, si trattava di nostalgia del rock..", ecco, dunque, perchè
"Saudades De Rock", racchiude in sè effettivamente,
quella malinconia delle sonorità rock più passate ed
antiche, tra anni'70-'80 e sperimentazione.
E' di certo un ottimo disco, da ascoltare più volte, che magari
non contiene una hit dal miracoloso effetto, ma che nel complesso
è degno di assoluto merito, tra potenza musicale ed alta qualità
compositiva. IR
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