Dopo "First Light" (una raccolta che compendiava i primi
anni della band) e "Grace", gli americani Farpoint si ripropongono
col loro peculiare sound caldo ed accattivante.
Il sestetto, stabilizzatosi attorno alla voce di Dana Oxendine e di
Clark Boone (voce e chitarra), ai quali si affiancano il chitarrista
Mike Avins, dotato di buona tecnica che sa adoprare con gran discrezione,
al polistrumentista Kevin Jarvis (tastiere, chitarra elettrica ed
acustica, mandolino e cori) ed alla solida sezione ritmica costituita
dal bassista Frank Tyson e dal percussionista Rick Walker, piazza
così dieci tracce (più intro) gradevoli all'ascolto
e dotate di buona struttura compositiva.
Se le lunghe iniziali "Autumn sky" ed "Anything at
all" denotano qualche lieve indecisione a livello vocale, la
dinamica "Universal light" e l'ammaliante "Here and
now" innalzano notevolmente il livello complessivo di "From
dreaming to dreaming", dimostrando di aver ben assimilato la
lezione impartita nel corso degli anni dai più dotati combos
pomp-progressive stellestrisce. "Crying in the rain" è
oltremodo grintosa e supportata da un tastierismo vivace e da una
interpretazione ispirata del bravo Boone, finalmente centrato appieno
nel suo ruolo di co-leader dell'insieme.
Emergono, nella scrittura dei Farpoint, punti di contatto con quanto
proposto dagli ultimi Dare o da gruppi meno pubblicizzati quali Karnataka
e Quecia, e questo va senza dubbio ad accrescere il valore intrinseco
di FDTD, albo che si conferma di grande appeal. Le restanti tracce
puntualizzano quanto fin ora esplicato; per tutte la bella "O
lost" ed i dieci minuti ed oltre di "Sojourn", denotante
la particolare attenzione che il gruppo rivolge all'arrangiamento,
con i cantanti ispiratissimi sia in fase solista che ai cori, e gli
strumentisti ad intessere trame fluentissime. Un piccolo capolavoro
pomp!
Bel disco, "From Dreaming to Dreaming", frutto dell'amore
che questi musicisti infondono nella loro grande passione, la Musica,
quella con la M maiuscola, così lontana da palcoscenici illustri
ma quanto mai sterili d'idee e poveri di sentimenti.
Un insieme che si pone volontariamente ai margini del music-business
tritatutto, ma in possesso di una cifra stilistica di grande valore.
(www.farpointband.com)
AM
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