In passato abbiamo recensito i Cek Deluxe, un power trio che comprendeva
Franceschetti, il batterista Carlo Poddighe e il bassista Pietro Maria
Tisi. Ritroviamo Poddighe che, come anche per l’altro disco,
si occupa della produzione. Sarnaghera Stomp è un disco con
pochi ospiti, fa quasi tutto Andrea “Cek” alla ricerca
di un blues molto classico. Suoni essenziali come nelle classiche
incisioni dei bluesman americani.
Si tratta di un lavoro essenziale, che sembra arrivare direttamente
dagli States, invece è maturato nel bresciano, con questa parola
stramba, sarneghera, che indica una tempesta violenta e racconta di
una leggenda di un amore finito male. Il blues per sua natura è
perfetto per raccontare storie dai connotati oscuri e sofferti e l’esperienza
di Franceschetti è tale che sembra davvero un artista del delta
del Mississippi. Otto brani sono stati composti da Cek, uno da Hendrix
e uno da Kelly Jones degli Stereophonics. Musica paludosa che incanta
gli ascoltatori incauti e li imprigiona nelle sue spire, sussurrando
storie di vita spesso borderline, dove scorrono fiumi di vino e si
aggirano donne pericolose.
Occorre una scossa per accorgersi di non essere in un locale di qualche
posto sperduto a bere del pessimo whiskey con lo sguardo languido
perso nel vuoto, oppure davanti alla foto di un amore perduto. GB
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