Francesco Pucci (Pootchie) è un chitarrista romano noto nell’ambiente
gipsy jazz, da diversi anni si esibisce nei club della capitale, parallelamente
esprime la sua anima rock in questo progetto ad alto tasso di ottani,
che sembra essere in direzione contraria. In effetti col jazz suona
prevalentemente a Roma, mentre con i Fuzz Populi suona in tutta Europa.
Tutto questo preambolo per dire che Pucci è un musicista molto
preparato e nei dischi dei FP si sente che c’è molta
personalità. Al suo fianco negli anni si sono avvicendati diversi
musicisti della scena capitolina, con la costante che la formazione
è sempre rimasta un power trio.
Qui si apre una parentesi perché oggi ci sono moltissime band
che propongono un heavy rock in bilico tra doom e stoner, ci sono
festival dedicati e la scena è davvero ricca, con proposte
non sempre di alto livello, un panorama in cui è difficile
districarsi. Ci sarebbe da chiedersi perché molti artisti hanno
deciso di orientarsi verso questi generi, che in ogni caso non sono
mai stati molto “mainstream”, forse perché è
l’unico modo oggi di “andare contro il sistema”
(penso soprattutto a quello discografico), ma non è lo scopo
di questa recensione.
I FP si distinguono per un sound corposo che, analizzato in profondità,
presenta molti elementi. Da un lato c’è la durezza dei
primi Blue Cheer, degli Stooges, di quel garage rock che a fine anni
’60 ha gettato le basi per il punk, dall’altro lato c’è
una tensione post moderna che rifiuta la facile catalogazione. Non
è doom, non è stoner, si tratta di un heavy blues psichedelico
carico di rabbia sguaiata che richiama certo punk. Ma c’è
anche del jazz come nel brano Cop Sacher con interventi di sax. Nel
brano di chiusura mi hanno ricordato anche alcune intuizioni del Paul
Chain dei tempi di Opera IV.
Melting Pop è un disco carico che mostra una band sempre più
matura, l’Italia non sembra molto ricettiva per questo progetto,
ma se vogliamo resistere e combattere certe mode dilaganti, che ai
nostri occhi appaiono vuote e tristemente banali, dobbiamo dare forza
a questo disco, a questa band, al rock che cerca di opporsi con personalità.
GB
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