Il nome di questa band è di quelli che fanno battere il cuore
dei cultori delle gemme rock dimenticate, probabilmente ai più
ricorderà poco, ma sono stati la prima incarnazione dei Garybaldi,
lo storico gruppo hard prog genovese di inizio settanta capitanato
da Bambi Fossati. Della formazione originale ne troviamo tre quarti.
Oltre a Fossati, che a dire il vero sta attraversando dei seri problemi
di salute, che non gli permettono di essere sempre presente (infatti
suona solo in due brani), ci sono il batterista Maurizio Cassinelli,
che adesso guida il gruppo e il bassista Angelo Traverso. Completano
la formazione Giampaolo Casu alle chitarre, Giovanni Pastorino alle
tastiere e Mauro Culotta ancora alle chitarre, inoltre troviamo diversi
musicisti come guest, troppi per nominarli tutti.
Il genere proposto dai Gleemen è un rock blues pieno di influenze,
inizialmente la band si era innamorata di Hendrix e grazie alla grande
abilità di Fossati alla chitarra ne erano un’autorevole
continuazione, oggi a più di quarant’anni di distanza
la band si confronta col rock in generale e ripartendo dal sound dei
seventies arriva ad un disco attuale, dove la nostalgia è un
pretesto per guardare “Oltre… Lontano, Lontano”.
C’è l’hard rock viscerale, Fossati suona ancora
in modo entusiasmante, ci sono belle ballate psichedeliche, c’è
il blues, un disco che si rifà molto al prog degli inizi, quando
non era ancora un genere molto definito e le band suonavano in totale
libertà, una libertà che si respira forte in questi
dieci brani pieni di belle emozioni, fatti con amore e competenza,
con la passione di chi la musica l’ha vissuta davvero e che
ha ancora qualcosa da dire. I titoli dei brani sarebbero tutti da
citare, ma è il disco nel suo insieme che merita di essere
ascoltato, perché è tutto bello.
Che sorpresa questi Gleemen, certo molti potrebbero pensare che si
tratta della solita operazione nostalgia, ma bisognerebbe chiedersi
perché di queste operazioni ce ne sono sempre di più
e molte di ottima fattura? Ma poi, chi ha detto che il rock deve essere
per forza giovane? Bentornati Gleemen! GB
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