Aleggia morte nella musica dei giovani Hackneyed, strano piacere per
dei ragazzi dall’età media di sedici anni…. Death
Metal feroce, con piccole scorie di Nu Metal per un trentaquattro
minuti di musica oscura. Non che questo genere abbia nulla di nuovo
da dire, questo neppure i fans lo auspicano, il Death è così
e questa è una regola così ferrea che persino i giovani
proseliti la rispettano religiosamente. Gli Hackneyed questo lo sanno,
non trasgrediscono, a partire dalla spaventosa copertina, perfetta
effige dell’ascolto a cui si va incontro.
Gli ingredienti ci sono tutti, compreso il solito intro, questa volta
lasciato alla voce di bambini ed effetti vari. Chitarre “In
The Face”, ronzanti come zanzare , violenza al 100% , growling
eseguito alla perfezione, ritmica impazzita, tanto da far pensare
ad una band rodata, tutto questo lo si sente subito, a partire da
“Gut Candy”.
La morte nera aleggia sopra il nostro capo, dominatrice di un mondo
marcio ed oscuro, i ragazzi esprimono come pochi il senso di inquietudine
e dolore, senza speranza. Musica che ferisce questa dei giovani tedeschi,
sputa sangue, distorsione della psiche, “Ravenous” non
ammette repliche. La band è composta da Phil alla voce, Devin
alla chitarra, IX alla chitarra, Alex al basso e da Tim alla batteria,
vera e propria forza della natura.
Questo è solo per un assaggio: http://www.myspace.com/hackneyed
Nulla da aggiungere su un disco che da solo sa parlare e di che tinta….
Reggetevi forte, la morte è vicina! MS
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