Gli Hal & Ring sono una formazione nipponica che riunisce i membri
di altre due formazioni degli anni ’70, appunto gli Hal e i
Ring (dei secondi abbiamo già pubblicato una recensione), più
tardi un paio di membri daranno vita ai Shingetsu. Non ci sono note
che dicano se il materiale contenuto in questo cd sia una ristampa
o se veda la luce per la prima volta, ma le registrazioni sono migliori
di quanto ci si potrebbe aspettare. La musica proposta risente del
periodo in cui è stata concepita, ci sono momenti di puro hard
rock, altri sono ai limiti dello space o se volete del cosmic rock,
poi c’è pure del Canterbury e del classico prog alla
King Crimson. Un meltin pot che ha un suo fascino, anche se può
celare una mancata identità del gruppo.
Al di la di queste considerazioni, abbiamo tra le mani un cd con sette
brani formidabili, lunghe fughe strumentali con un buon tasso di improvvisazione.
Ottimi i duetti fra le tastiere e le chitarre, senza contare che i
tastieristi sono due e fanno un gran lavoro. I cambi da partiture
viscerali e rocciose ad altre molto jazzate e oniriche possono essere
un po’ dissonanti per un ascoltatore poco esperto, ma si tratta
di una varietà che funziona, che ha un suo perché. Le
composizioni sono lunghe e strutturate, questo è l’aspetto
più legato al progressive, ma direi che in realtà è
prorpio il mix di stili che alla fine fanno di questo lavoro un classico
del genere. Poi ci sono anche composizioni molto innovative e moderne
come “Altered States II”, con i suoi arrangiamenti minimali
e le atmosfere rarefatte che tanto vanno di moda nel moderno pop inglese.
Di certo la provenienza geografica e il periodo, siamo nella seconda
metà degli anni ’70, hanno influito sulla caduta della
stella degli Hal & Ring, ma questo cd ci dona la possibilità
di ritrovare una formazione che avrebbe potuto scrivere ottime pagine
di musica e chissà che il loro futuro non possa riservarci
altre sorprese. GB
Artisti correlati: Ring, Shingetsu, East Wind Pot
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