La musica country nel nostro paese ha conosciuto alcuni anni di grande popolarità, ma credo che oggi siano in pochi nelle nuove generazioni ad occuparsi di questo particolare genere musicale, che ha una tradizione molto radicata negli USA, anzi si potrebbe dire che è un po’ la musica nazionale di quel paese. Gli Handsome Family si sono formati come trio nel ’93, ma oggi sono un duo composto dai coniugi Brett (voce, chitarra e tastiere) e Rennie Sparks (basso e cori), che si servono di batteristi turnisti per completare il quadro. Brett soffre del disturbo bipolare e questa particolare patologia ha influito sul cammino del gruppo, ma non ne ha minato la capacità di dar vita ad una lunga discografia che culmina in questo nuovo album fresco di stampa.

Honey Moon prosegue il percorso artistico del gruppo, la musica è in pieno stile country bluegrass, con ballate disperate, che si basano su temi noir, pensate ad un Nick Cave più country, disperatamente romantico e meno rock. La voce un po’ nasale di Brett mette a proprio agio l’ascoltatore, che si fa rapire dalla sua inquietudine interiore e inizia un viaggio nell’America più nascosta, quella dei quartieri bassi, quella delle periferie che sono sempre più lontane dai sogni di qualche generazione fa. Le ballate degli Handsome Family rievocano paesaggi visti in mille film, dove il quotidiano e la normalità si tingono di eccezionalità, nei racconti che dipingono una società con tutti i suoi problemi, ma non è uno sguardo disperato, solo malinconico.

Questo disco affronta con grande sensibilità i temi accennati e si rivolge ad un pubblico selezionato di appassionati di musica, ma queste composizioni profondamente yankee sono patrimonio di un po’ tutti noi, che siamo cresciuti guardando i film d’oltre oceano un po’ sognando e un po’ disilludendoci al tempo stesso. Alla fine è un grande affresco sull’America, dipindo da un grande poeta. GB

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