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            Having Thin Moonshine sono un quartetto proveniente da Venezia, che 
            si è formato nel 2006, in soli tre mesi avevano già 
            pronto un demo, che ha riscosso interesse nell’ambiente, oggi 
            abbiamo già un album completo nelle mani, tappe raggiunte molto 
            rapidamente. La formazione è composta da Pietro Baldan, chitarrista, 
            violoncellista (diplomato al conservatorio) e principale compositore, 
            Ally alla voce, Dario Belardinelli al basso e Jacopo Campi alla batteria.
 Questo primo album si ispira al dramma Salomé di Oscar Wilde, 
            la musica è un folk rock viscerale con forti influssi dark 
            wave, le ritmiche sono tribali e incalzanti, gli strumenti sono acustici 
            e conferiscono al sound di questi musicisti un aura magica ancestrale. 
            Il disco va ascoltato nel suo insieme, per cui non mi voglio soffermare 
            sui singoli brani, perché ascoltandolo più volte ne 
            sono stato rapito nel suo divenire, nel susseguirsi di brani di rara 
            intensità emotiva, questa è musica che ti entra dentro 
            con forza, quasi con prepotenza e in questo senso mi piace l’immagine 
            della copertina del cd, con queste mani in movimento, che sono eleganti 
            e vive al tempo stesso. L’orchestrazione è ottima, come 
            molto riusciti sono gli arrangiamenti, davvero sorprendente che una 
            band così giovane sia riuscita ad ottenere questo risultato 
            già con il primo album. Non ci sono cali di ispirazione, ma 
            tutto l’album scorre che è una meraviglia, Ally ha una 
            voce molto intensa, che a tratti può ricordare per intensità 
            quella di Francesca degli Ataraxia, ma che ha una personalità 
            propria e interpreta sempre con grande passione i brani.
 
 Gli Having Thin Moonshine fanno musica coinvolgente, che mostra una 
            grande forza intrinseca, un gothic acustico che farà la gioia 
            di tutte le creature notturne che si aggirano nei posti più 
            oscuri di questo pianeta pieno di contrasti, di luci e tante ombre, 
            quelle che gli HTM riescono a descrivere con grande efficacia nella 
            loro musica. Grande debutto! GB
 
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