Il
gruppo in questione propone un jazz rock di pregevole fattura, per
lo più strumentale, con alcune parti cantate in un'ostica lingua
giapponese.
La formazione comprende due tastieristi, Hiro Wada (leader del gruppo)
e Michi Mayanagi (che suona anche l'accordion), il chitarrista Atshusci
Iwasawa, il bassista Teruro Mikami e il batterista Hisashi Abe.
La prima traccia, che da il titolo all'album, coi suoi tredici minuti
presenta un gruppo fresco e aggressivo, voglioso di dimostrare la
bontà delle proprie idee. Si attacca con un inedito duetto
fra tastiera e batteria, poi entrano la chitarra e l'altro tastierista
e il brano assume i contorni di un prog raffinato e molto intrigante.
La sezione ritmica si assesta su un giro collaudato e lascia spazio
ai virtuosismi di tastiere e chitarra. "Metempsychosis"
è un brano molto più ostico, molto più vicino
alla tradizione fusion di Weather Report e company, ma con varie idee
di scuola prog disseminate con abilità. "Summer"
rientra nei canoni di un prog un puro seventies style, con vari accenni
sinfonici che si mischiano ad un jazz morbido e raffinato, mentre
la sezione ritmica tiene un ritmo sostenuto che lancia un ottimo assolo
di chitarra. "Soshite" parte con un intro stralunato molto
fusion, ma il brano cambia velocemente proponendo una serie notevole
di stacchi ritmici, ancora un brano complesso e interessante. "Night
in Rippongi" è un brano molto più duro, con una
chitarra nervosa e ispirata in primo piano. In chiusura troviamo una
lunga suite eseguita dal vivo di oltre ventidue minuti, una lunga
maratona prog.
Questo disco dimostra quanto il Giappone sia una nazione molto ricca
di talenti da scoprire. GB
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