Il
cantante Chris Ousey, sennonché mente degli inglesi Heartland,
è oramai artista a tutto campo nel Melodic Hard Rock. Grazie
alle numerose collaborazioni e anche al fatto di essersi saputo circondare
da grandi artisti (Steve Morris dei Deep Purple su tutti) e da buoni
produttori (uno a caso Roger Taylor dei Queen), ora può vantarsi
di avere una buona fetta di fans nel settore.
Con il nuovo “Move On” si raggiunge il ragguardevole traguardo
del nono album da studio. Il disco viene mixato in Danimarca dal bravo
Tommy Hansen e la produzione stessa è seguita da Steve Morris
(chitarre), il quale rilega al lavoro una forte impronta Rock. Completano
la formazione Mathias Gregerson al basso e Rasmus Dueldahl alla batteria.
Tutta l’esperienza compositiva di Chris l’ascoltiamo sin
dall’iniziale “Hard Hearted Man”, dove sapienti
armonie Hard Rock ci riempiono la testa ed il cuore.
E’ pressoché impossibile rimanere impassibili all’ascolto
della successiva “City Of Lights”, esempio con i suoi
cori per tutti coloro che intendono intraprendere questo mestiere.
Massicci ma non invasivi gli assolo di Morris. Il lato narcisistico
degli Heartland fuoriesce nell’accattivante e mascolina “Take
Me Alive”. Gradevole il momento centrale jazzistico che si lascia
trasformare in un assolo di chitarra veramente gustoso, mentre il
lato sensuale viene a nudo in tutta la sua bellezza e semplicità
in “How Was I To Know”. “I’M Getting Ready”
è come un gatto che prima ti fa le fusa e poi quanto meno te
lo aspetti ti graffia. Grande e ruvido Rock lo ascoltiamo anche nelle
buone “Hell Or High Water” e nella massiccia “ Rotate”
, mentre tutto il talento di Morris fuoriesce dalla strumentale “Redemption”.
Più anonime “Too Sad To Cry”, “Remember Me?”
e “Where Do We Go From Here?”.
Con questo nuovo “Move On” gli Heartland non vogliono
stravolgere le regole di un genere, ma bensì rispettarle e
sicuramente ci riescono alla grande!
Buon disco. MS
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