Rock Impressions

Hex HEX - Hex
Logic(il)Logic
Distribuzione italiana: Andromeda Dischi
Genere: Alternative Metal
Support: CD
- 2013


Band di recente formazione questa dei svedesi Hex, il quintetto si compone nel 2011 ed oggi è attivo con Jonas Hygren (voce), Jerker Johansson (chitarra), Jorgen Evard (chitarra), Micke Backelin (batteria) e Timo Hagstrom (basso). Suono oscuro, moderno, in bilico fra Industrial Metal e Death, una rasoiata netta e profonda. Suono a tratti malato, incisivo grazie al duo di chitarre ed alla voce catarrosa di Hygren al confine del satanico, godetevela in “Ave Satani”. Avrete anche intuito da questo titolo o dal successivo “Voodoo Girl” che le liriche non trattano di sole, cuore ed amore.

Trattasi di un debutto, in realtà tutto composto da Jonas Hygren, comunque sia la band risponde come una macchina oliata da guerra. Riff grevi ci accolgono in quasi la totalità dei brani, non serve correre per essere duri, sporchi e cattivi, i ragazzi sanno il fatto loro. I brani che compongono “Hex” sono ben tredici e sono prodotti in maniera professionale, la pulizia del suono malgrado l’oscurità delle composizioni è netta, tanto da rendere gli strumenti ben distinguibili fra di loro.

Di fantasia non ne serve molta, il genere non la richiede, piuttosto preparatevi ad una botta di adrenalina, perché qui ne scaturisce molta. Coralità epiche in “Hellbound” e morbose atrocità demoniache in “Intermission” ci colgono di sorpresa. Eppure quando tutto sembra condurre all’estremo, qualcosa riporta il sound su certi binari inaspettatamente gradevoli. L’uso dell’elettronica in “Dead Inside” ed alcune coralità riescono a coinvolgere nell’ascolto e sicuramente questo bagaglio sonoro è più adatto alla sede live che al supporto ottico.
Parlando con i più attempati di voi dico che trovo alcune analogie, specie in certi ritornelli, con i tedeschi Accept, “Grub Girl” la dice lunga.

Ebbene questo è il lavoro degli Hex, mancano solo le pecche, queste le attribuirei all’uso monotematico della voce e anche alla mancanza di un brano “spezza ascolto”, si procede inesorabilmente con lo sgrang sgrang, ma questo per molti è invece un pregio. Disco consigliato agli amanti del genere. Bravi! MS


Flash Forward Magazine

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