Charles
Roger Pomfret Hodgson è inglese ed è stato per il periodo
migliore della band, il cantante dei Supertramp. Assieme a Rick Davies
ha suggellato alcune delle pagine più belle della storia del
Rock, da “Crime Of The Century” a quel mastodontico capolavoro
dal titolo “Breakfast In America” e Roger è la
voce più alta. Ma come tutte le belle storie, durano poco,
la scissione avviene nel 1983 dopo il buon “ …Famous Last
Words”, titolo emblematico. Non si può certo dire che
l’artista sia molto prolifico, infatti sino ad oggi 2010, ha
edito solo quattro album da studio, più qualche live. “In
The Eye Of The Storm” è il primo ed esce nel 1985.
Non vi nascondo il piacere che ho provato all’ascolto, in quanto
questo è l’album che invece ti aspetti dai Supertramp.
La vena nostalgica, romantica e a volte struggente di Roger fuoriesce
da quasi tutti i brani, ma anche qualcosa di giocoso e cantilenante,
come la famosa “In Jeopardy” od “Hooked On A Problem”.
Ovviamente la ritmica del suo piano è la linea portante delle
canzoni, lo stile inconfondibile è ancora una volta suggellato
in queste registrazioni, vero e proprio marchio di fabbrica anche
dei Supertramp. Suona tutti gli strumenti, anche la chitarra elettrica
e certi assolo non si dimenticano facilmente, perché sono tirati
e sostenuti, come piacciono al Prog Fans e anche a tutti gli estimatori
dei Pink Floyd. Apre “Had A Dream”, un pezzo potente con
il refrain che ti accalappia dal primo all’ultimo istante, con
la voce in grande spolvero, specie se vista dal lato interpretativo.
In pratica una mini suite di quasi nove minuti con inevitabili cambi
di ritmo e crescendo. Uno dei miei brani preferiti è lo struggente
“Lovers In The Wind”, sicuramente uno dei più belli
di tutta la sua intera carriera e chi ama i Supertramp mi ha capito
bene. Ci sono anche momenti energici, come la ritmata “Give
Me Love, Give Me Life”, ma il meglio arriva nel finale, altro
brano di quasi nove minuti ed un altro crescendo che non sfigurerebbe
affatto accanto al mitico “Crime Of The Century”, la grandiosa
“Only Because Of You”. Questa è la classica canzone
che ascolteresti all’infinito senza mai stancarti ed io, credetemi,
lo faccio spesso.
Non poteva essere altrimenti questo “In The Eye Of The Storm”,
sicuramente meglio di molti altri album a seguire della band madre
stessa. Riscoprite questo artista, un Hippie moderno, senza tempo
e aggiungo che fare un disco Prog straordinario nel bel mezzo degli
anni ’80 , a mio modo di vedere ha del miracoloso! MS |