Questo quartetto di Sacramento si affaccia sulla scena stoner con
un album che contiene influenze diverse, compreso certo hardcore,
in particolare per l’uso del cantato screamo che, associato
ad un heavy riffing psichedelico e saturo, genera un sound feroce
e fortemente aggressivo.
Musica maledettamente die hard drunken, nuova forma di protesta che
deflagra dagli altoparlanti in questi dieci brani abrasivi che non
lasciano un attimo di tregua. Nessuna concessione a melodie oniriche,
ma solo tonnellate di heavy acido e sulfureo, ottima colonna sonora
per barricate contro il sistema, sempre che possa essere efficace
come strumento.
Ascoltare un album intero di questa musica può causare scompensi.
QUANDO LO STONER SI TINGE DI HARDCORE
GB
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