Rock Impressions

Hydronika - Attraverso HYDRONIKA - Attraverso
Selfproduced
Distribuzione italiana: web
Genere: Rock Italiano
Support: CD
- 2009

Non capita spesso di trovare una band che offra il proprio album in download gratuito (http://attraverso.hydronika.it/), forse potrebbe trattarsi di una mera mossa pubblicitaria, o forse è la follia di certi artisti romantici, disposti a regalare le loro opere per un bicchiere di vino e un po’ di compagnia, ma nessuno di questi due casi sembra adattarsi al progetto dei partenopei Hydronika, che sembrano molto determinati a voler diffondere la propria musica.

Il gruppo ha già inciso un paio di album circa quattro anni fa e oggi torna con questo nuovo disco autoprodotto di nove brani. La musica esplorata da questi musicisti è un rock italiano a tinte forti, fra i primi Timoria e qualcosa del Ligabue più rock, questo grazie anche alla personalità del singer Alessandro Sarnataro, che ha davvero una bella voce, magari la sua timbrica talvota ricorda altre ugule più celebri, ma nel complesso la sua prova è davvero molto buona. Poi c’è la band che suona piuttosto bene, con una formazione a cinque che si è stabilizzata da circa un paio d’anni.

Il disco inizia con la title track, poco più di un intro dall’atmosfera molto drammatica, quasi teatrale, che fa pensare a musica prog, poi entra “Semplice Vedere” dominata da un giro post grunge molto pulsante e il disco si impenna, la band mette subito in mostra la propria anima rock con un pezzo accattivante, ben costruito e con un testo molto ben integrato nella musica, una bella partenza. “Sangue” continua a spingere sull’acceleratore, più semplice del brano precedente e per questo più diretta. “Distante” è più complessa, ci sono vari cambi d’atmosfera, con parti serrate e altre tranquille, da ballata, ma resta comunque una track potente, meno immediata, ma più originale. “Atilal” è un lento davvero intenso, mai banale, una canzone dalla grande personalità. “Ottobre” ritorna all’immediatezza rock, dimostrando che la vena compositiva di questi musicisti non da segno di cedimenti. “Come Vedi” è il primo brano che mi convince meno, non è male, ma non mi cattura con le sue atmosfere sospese. “La Tua Voce” è una seconda ballad vagamente blues, meno originale di quella precedente. “Forma / Sostanza” è aperto da un intro intimista dominato dal pianoforte, poi subentra un ritmo martellante piuttosto arrabbiato e questa è la dimensione che preferisco di questa band.

Di gruppi italiani che fanno rock ce ne sono sempre di più, ma non tutti hanno le carte in regola come questi ragazzi, ce ne sono diversi che sono troppo legati a modelli stranieri e dimostrano poca personalità, anche gli Hydronika ovviamente seguono modelli anglofoni nel sound, ma hanno dato vita ad un impasto che suona davvero convincente, con un cantato in italiano credibile. Bravi. GB

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