Rock Impressions

Hypnoise - St. Valentine's Porno Bar HYPNOISE - St. Valentine's Porno Bar
Veneto West Records
Distribuzione italiana: Veneto West Records
Genere: Prog
Support: CD
- 2006

Gli Hypnoise sono Italiani (Venezia è lo loro base) e sono autori di un Rock Progressivo più Rock che Progressivo. Il concept in questione riguarda un uomo di nome Cesare che ricerca il suo “Io” interiore per dimenticare il passato, viaggiando in luoghi differenti fino a raggiungere quello giusto. Il posto è decisamente più vecchio e trasandato del precedente, ma ora può togliersi la maschera della falsità che lo cela, per poter vivere sereno nella natura.

Aleggiano nei riff sprazzi di Punk, come in “St. Valentine’s Porno Bar” e unire Punk a Prog credetemi non è di certo impresa facile, a dimostrazione di un possesso di buone idee. Anche un certo Frank Zappa aleggia nelle chitarre degli Hypnoise, così di conseguenza una certa voglia di divertirsi e di divertire. Con “Black Napkin Un Tomato Bar” sembra che i Clash facciano il verso ai Black Sabbath, il che la dice lunga sulla proposta dei ragazzi. Trascinanti gli assolo di chitarra e belli gli inserimenti corali con tanto di voci femminili. Tutto ciò sembrerebbe essere fuorviante e confusionario, ma incredibilmente il risultato finale risulta essere naturale e godibilissimo. “Sex Entertainer” è ammaliante come il titolo, vischiosa e sinuosa, mentre “Love In The Bathroom” non disdegna passaggi datati fine anni ’60. Il punto di forza dei brani risiede nei ritornelli, tutti orecchiabili e piacevoli. Più psichedelica “Lee Super Dark” con chitarre stirate alla Pink Floyd per un risultato lisergico. Gli Hypnoise sono davvero dei burloni e fanno bene a prendersi gioco della banalità sonora destabilizzando l’ascoltatore, essere progressivi oggi è proprio questo, rimarcare la personalità con nuove idee e vecchi bagagli culturali.

Ascoltate “Upon A Golden Hill” e provate a capire il loro messaggio. “God’s Garden” ci mette il carico e personalmente ci sento vibrazioni Opeth e Porcupine Tree. “Like A Free Bird” fotografa in pieno lo spirito Hypnoise, messo a nudo dai passaggi strutturali di inebriante bellezza. Sbalzo temporale in “Flying Thoughts In A Jungle Of FL” con chitarra classica, flauto e voce, ma davvero sono proprio loro? Si, questo è il mondo che ci propongono, una sorta di macchina del tempo e allora via con “My Own World” verso i Pink Floyd di Syd Barrett e poi Police misti a Doors con “Freedom” e a tutto Rock con “The End Of Reason”. Chiude l’immensa “The Ocean”, un curiosissimo mix fra Led Zeppelin ed Anathema.

Ma in definitiva, chi sono questi Hypnoise? Sicuramente una buona promessa.
Per molti ma non per tutti. MS


Indietro alla sezione H

 

Ricerca personalizzata

| Home | Articoli | Interviste | Recensioni | News | Links | Chi siamo | Rock Not Roll | Live | FTC | MySpace | Born Again |