Rock Impressions

Iacopo Fedi & The Family Bones - Over the Nation IACOPO FEDI & The FAMILY BONES - Over the Nation
Cabezon
Distribuzione italiana: si
Genere: Psichedelic Rock
Support: CD - 2015


Il marchigiano Iacopo Fedi cresce a pane e rock e molto presto inizia le prime esperienze musicali. Diversi sono i gruppi in cui ha militato fino ad arrivare al connubio coi The Family Bones, che sembra essere diventata la sua band di riferimento. Le sue esperienze formative vanno dal rock al blues, passando per i grandi classici, anche con diversi nomi poco prevedibili, che denotano una profonda cultura musicale, elemento che diventerà fondamentale nella costruzione del suo sound.

Dopo aver realizzato alcuni lavori autoprodotti ecco il suo vero disco di esordio. Over the
Nation è un album umorale, lo stile e fondamentalmente cantautorale, Iacopo usa l’inglese e si possono riconoscere alcune influenze, da Waits a certo roots rock americano, poi c’è molto blues sporco e ruvido, ma anche tanta voglia di ricerca e di originalità. Una chitarra acustica ci accoglie ad inizio cd, l’atmosfera è intima e onirica, “My Religious War” ha una buona musicalità, che intriga anche se non è un brano di richiamo, però mette subito in evidenza la personalità di Fedi e mi ha da subito invogliato ad ascoltare anche il resto. La title track ha uno stile molto particolare, tra improvvisazioni blues e sonorità jazzate vengono inserite zampate psichedeliche, davvero una bella sorpresa. “Beg Your Pardon” è più blues, ma sono ancora presenti elementi psichedelici, accennati con delicatezza e prudenza, quasi rispetto, ne viene fuori un quadro a tinte acquerello molto piacevoli. La cultura musicale del nostro esce con forza con “Hold On”, un brano che mi ha ricordato Kinks e Ian Hunter, vero rock, non quello urlato, ma quello dei grandi nomi del passato. La brevissima “Electro Domino” è puro blues psichedelico, questo in fondo è il leit motif del disco, anche se è un po’ celato nel pentagramma del nostro. I brani si susseguono con una buona varietà, anche se lo stile è sempre riconoscibile, le melodie sono diverse e si distinguono bene, mantenendo viva l’attenzione per tutto l’album. Belle “This Hard War” e “The Tent of Meeting”, ma è l’imprevedibile “Sr Napoleon” che mi ha colpito di più, con quella chitarra alla Marc Ribot e quell’incedere ondeggiante, ancora una volta blues psichedelico di grande spessore.

Si fa presto a dire psichedelia, dagli anni ’60 ad oggi il termine è stato spesso abusato e molte volte è bastato che qualcuno suonasse in modo “strano” e stralunato per dire che si trattava di musica psichedelica. Spesso però questo è stato sinonimo di musiche difficili da ascoltare, ai limiti dell’avanguardia estrema, non è questo il caso di Fedi e dei suoi Family Bones, il loro blues psichedelico è molto piacevole, forse manca qualche momento più aggressivo e trascinante, ma il disco è davvero bello così. GB




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