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HUNTER & the RANT BAND – Live in Cologne (BS) 07/03/2013 di Giancarlo Bolther |
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L’associazione ADMR negli anni ha dato spazio a tantissimi artisti rock eccezionali, grazie a loro ho visto artisti del calibro di John Mayall, Procol Harum, Colosseum, Hot Tuna e Mink DeVille, tutti nomi che hanno fatto storia, ma ho perso tutti quelli che hanno suonato prima che li conoscessi e sono davvero molti. Ieri sera avevano in programma un altro artista che ho sempre amato, Ian Hunter, che dalla fine degli anni ’60 aveva capitanato i Mott the Hoople, che grazie al brano di Bowie “All the Young Dudes” ebbero un grande successo, poi a metà anni ’70 decide per la carriera solista, sempre condotta con grande qualità, non è il caso di ricordare i titoli dei suoi dischi, tanto si trovano facilmente, diversi realizzati al fianco dell’amico Mick Ronson (chitarrista dei Mott). Inglese di origine, ma americano di adozione. Ian quest’anno compie 74 anni e ha appena dato alle stampe un album, il ventesimo in studio come solista, fatto in collaborazione della Rant Band, il gruppo che da qualche anno lo accompagna nelle ultime avventure, da quando ha ridato vita alla sua carriera musicale, interrotta per qualche anno, un disco energico che sprizza voglia di rock da ogni microsolco, un ottimo esempio di rock vitale. Che bello poterlo vedere in tour. |
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Sul palco ad aprire le danze è salito il chitarrista genovese Paolo Bonfanti, accompagnato per l’occasione dal fisarmonicista Roberto Bongianino, la coppia ha proposto una manciata di brani blues, ottimamente suonati e carichi di pathos, l’accostamento chitarra acustica e fisarmonica è apparso inedito, ma il risultato era carico di sapore, devo dire che la coppia è stata particolarmente brava ad arrangiare i brani e ne è venuto fuori un sound davvero coinvolgente e il pubblico non ha fatto mancare il calore giustamente meritato, veramente bravi, hanno scaldato la platea al punto giusto per accogliere l’ospite d’eccezione. |
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Ian si è presentato sul palco con semplicità, lui che in Europa fa serate sold out nei teatri più prestigiosi, non si è dimostrato per nulla preoccupato della modestia della location della piccola Cologne, paesino bresciano situato ai piedi di Monte Orfano ai confini della prestigiosa terra di Franciacorta. Al suo fianco ci sono il chitarrista Andy York (produttore di Ian e collaboratore di un’altra leggenda del rock, John Mellencamp) e l’imponente bassista David Roe (anche lui al fianco di un altro grande, Johnny Cash) entrambe americani e non è un dettaglio. Parte lo show, che non conosce interruzioni, Ian e soci presentano una ventina di brani che percorrono tutta la carriera di Hunter. |
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Uno show senza ombre, senza punti deboli, insomma senza difetti, bello invecchiare così e trovarsi a 73 anni ad emozionare ancora il pubblico suonando canzoni tanto semplici quanto penetranti e alla fine Ian ringrazia, da perfetto inglese, senza tradire grandi emozioni, ma chissà cosa nasconde dietro quei suoi occhialoni scuri, che lo hanno sempre contraddistinto? Davvero una serata indimenticabile, grazie old rocker! GB Setlist: Just The Way You Look Tonight All The Good Ones Are Taken Man Overboard Shrunken Heads Ships Once Bitten Twice Shy Fatally Flawed Wild Bunch When I’m President Dead Man Walking Words Now Is The Time Ta Shunka Witco (Crazy Horse) Micheal Picasso Irene Wild Sweet Jane Roll Away The Stone Medley: Life / All The Young Dudes Goodnight Irene Recensioni: When I'm President Sito Web |
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