Rock Impressions

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BEST 2012 ALBUM FOR ROCK IMPRESSIONS

******* OVER THE TOP *******

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Ian Hunter - When I'm President IAN HUNTER - When I'm President
Slimstyle Records / Jesse John Music
Distribuzione italiana: -
Genere: Rock
Support: CD - 2012


Ho sempre stimato molto Ian Hunter, di cui seguo la carriera da tanti anni, una vera icona rock, anche se molti nel nostro paese non lo conoscono, nemmeno tanti rockettari. Devo confessare però che da quando scrivo di musica avevo perso le tracce di questo irriducibile del rock, il concerto acustico mi ha dato lo spunto per ritrovarlo e per riavvicinarmi alla sua musica e quindi ecco che mi sono procurato il suo ultimo disco, non senza curiosità. La Rant Band in realtà è il suo gruppo spalla da alcuni anni, ottimi musicisti, che Hunter, over settanta, ha selezionato con sapienza. Nonostante l’età Ian ha ancora voglia di stupirci con le sue ballate rock, non ha perso un grammo del suo stile cristallino e lo dimostra con questo disco, che segna un ritorno molto più che gradito.

Il primo brano è un rock ‘n’ roll un po’ drunken e divertente, “Confortable (Flyin’ Scotsman)” è irriverente e apre con lo spirito giusto, Hunter dimostra ancora una volta quanto sia un rocker di razza. “Fatally Flawed” è una ballata dal gusto romantico, in parte acustica e in parte decisamente elettrica, a tratti scoppiettante, Ian ha sempre composto delle bellissime ballate e questa non è certo da meno, delicatezza e forza si alternano per la nostra gioia. La title track è un pezzo da novanta, una di quelle canzoni che ti entrano dritte nel cuore con una precisione chirurgica, mi sono innamorato di questo brano fin dalle prime note quando l’ho sentito suonato sul palco di Cologne, se un musicista con la carriera di Hunter alle spalle riesce a scrivere ancora un brano così fresco e bello allora è davvero un grande. L’energia scorre forte con “What For”, altro che stanca icona del passato, Hunter sa ancora gridare tutto il rock che ha dentro e a quanto pare ne ha ancora tanto. “Black Tears” è un’altra ballata stupenda, giocata su un giro blues emozionante, Ian carezza e graffia con una sapienza consumata e noi ci lasciamo trasportare volentieri dalle emozioni contenute nella sua musica, che bell’assolo poi. “Saint” è briosa, un bel giro di chitarra acustica e un ritmo incalzante danno freschezza a questo brano irriverente e guascone, altra zampata riuscita. “Just the Way You Look Tonight” è forse il primo brano un po’ sotto la media, una ballata dal sapore folk, ben fatta, ma prevedibile, però siamo oltre la metà del disco e ci può stare. “Wild Bunch” è puro pub rock sguaiato e carico di risonanze (non a caso poi tutto sfocia in un traditional inaspettato), che dicono ancora una volta lo spessore di questo artista vero. “Ta Shunka Witco (Crazy Horse)” è dedicata al famoso indiano, un’altra bellissima ballata dal sapore epico, che non ha bisogno di grandi commenti, ma solo di essere ascoltata a cuore aperto. Ancora un rock blues sporco con “I Don’t Know What You Want”, ma dove tira fuori questa forza? La domanda è lecita, ma in fondo anche no. Si chiude con l’autobiografica “Life”, il manifesto di una vita e Hunter pennella ancora una ballata sentita e toccante, nel suo stile genuino e sincero, uno stile che negli anni non è mai venuto meno.

When I’m President è la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che il rock non è morto, anzi pare proprio che goda di ottima salute, contro tutte le regole e le previsioni, nonostante i tanti dolorosi lutti, nonostante i tanti detrattori, nonostante le ideologie e le speranze andate deluse, nonostante tutto è ancora qui per scaldarci il cuore e rendere la vita un po’ più colorata. GB

Live report: 2013

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