L'eredità
lasciata da Nirvana, Skunk Anansie e Soundgarden, con una spruzzata
di stoner, viene perpetrata da questo potente e rabbioso quartetto
californiano alla terza prova discografica e con alcune apparizioni
in colonne sonore alle spalle.
La prima cosa che colpisce è la carica distruttiva della singer
Christy Gerard che, dietro a degli illusori lineamenti fragili ed
angelici, sfodera una grinta e una potenza vocale veramente coinvolgenti
e ben poco romantiche, è lei la vera punta di diamante della
band così come Skin lo è stata per gli Skunk. Christy
ha una voce al vetriolo, che ricorda per certi versi la grande Janis,
ma è troppo "contemporanea" per fare dei paragoni
con l'indimenticabile Rose.
Il batterista Chris è il secondo elemento trascinante del combo,
con il suo drumming potente e vario, incline ad accelerazioni selvagge,
ma che sa essere accurato e preciso. Il chitarrista e il bassista
non sono da meno e disegnano le torride trame su cui si dispiegano
i quattordici brani del CD.
I gruppi che ho citato in apertura hanno avuto dalla loro il momento
favorevole e delle splendide songs, gli I Found God in questo disco
non hanno ne l'uno ne le altre, ma hanno un'energia e una carica vitale
tale da poter ribaltare il loro destino. Non che i brani siano brutti,
anzi, solo che non sono originali o innovativi. Personalmente non
credo che il momento per la loro musica sia finito, ma hanno bisogno
di crescere ancora e di un grande supporto, poi potrebbero essere
capaci di riservarci delle belle sorprese, altrimenti diverranno una
delle tante cult band. GB |