Progetto musicale che trae nome dal fondatore, batterista J.K. Impera
(Bruce Kulick, Graham Bonnet), gli Impera vedono riuniti alla corte
dello skinbeater una serie di nomi ben nomi dalla platea dei fans
del rock melodico/hard rock, ovvero Tommy Denander (ch - Radioactive
e mille altre collaborazioni), Matt Alfonzetti (vc - Jagged Edge,
Bam Bam Boys, Skintrade, Red White & Blues, etc), Mats Vassfjord
(bs - Vinnie Vincent, John Corabi, Grand Design).
Le radici degli Imperia risalgono a tre anni ed all'epoca il prescelto
per il ruolo di cantante era John Corabi (The Scream, Mötley
Crue, Union), ma i problemi di adeguare le rispettive agende lavorative
resero infine necessario provvedere ad un cambio, così la scelta
cadde su Matt. Essendo tutti e quattro grandi fans dei Kiss, gli Impera
rendono ogni loro show un qualcosa di speciale con varie esplosioni
e giochi pirotecnici, ma la musica qua suonata ha ben poco a vedere
con la band americana e ha maggiori affinità con artisti quali
Mr Big, Joe Lynn Turner, Fate e TNT.
La presenza di Alfonzetti è garanzia di eccellenza nel comparto
vocale, quella di Denander offre un impeccabile lavoro alle sei corde,
la sezione ritmica è solida ed affiatata, la produzione di
Lars Chriss (Lion's Share) è incisiva e bilancia bene le varie
partiture rendendo un suono compatto e godibile. Non è completamente
all'altezza di cotanto valore il songwriting che spesso suona... generico,
non mi viene in mente altro termine perchè da un lato i brani
non hanno una particolare personalità o quegli spunti che possano
elevarlo al di sopra della mediocrità, dall'altro gli Imperia
hanno realizzato un disco compatto, piuttosto piacevole da ascoltare
e non meritevole di perdersi nel mare magnum delle uscite discografiche.
Fra i momenti più riusciti segnalo il cadenzato hard rock melodico
di "Break The Law", la serrata "Kiss Of Death",
la più melodica "Tell Me" (fra i migliori Lynch Mob
e l'ultimo Joe Lynn Turner), "Show Me The Money" (con tracce
di Extreme e Living Colour inserite in una trama tipicamente hard
rock).
Premio i musicisti e la loro voglia di fare, ma c'è ancora
da lavorare sul lato del songwriting. ABe
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