Rock Impressions

Indigo Dying INDIGO DYING - Indigo Dying
Frontiers Records
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Hard Rock
Support: CD - 2007

Un debutto da solista ricchissimo di guests quello di Gisa Vatcky, la brava singer attorno alla quale ruota il moniker “Indigo Dying”. Iniziamo col ricordare il più altisonante nome dell'ex Helloween Michael Kiske, che compare sulle strofe di “Breathe The Water”, uno dei tanti episodi “radiofonici” dell'album, davvero ben interpretato dai due cantanti. Proseguiamo con il mitico Mark Boals (Y. Malmsteen, Ring Of Fire) il cui inconfondibile timbro duetta con Gisa su “Far Enough” e “Superman”. Le prime note di quest'ultima traccia sembrano proprio prese a prestito dai Ring Of Fire, ma il brano prosegue comunque seguendo uno stile più rock.
Infine, fa la sua comparsata Tommy Denander, anche lui “chitarrista di turno”, presente in una innumerevole quantità di lavori rock\metal.

La line up vera e propria del disco è pure di primo ordine. Fra tutti questi turnisti di lusso, spicca ancora John Macaluso (uno dei drummer più preparati ed estrosi in ambito metal e hard rock) e del bassista-produttore Fabrizio Grossi (Glenn Hughes). Il disco è composto da tutte potenziali hit e perciò si ascolta per intero con piacere (in pratica, come invece spesso accade, non ci sono brani riempitivo). L'arrangiamento è concepito con molta attenzione per la melodia. Ora le keys, ora un arpeggio delle chitarre o i coretti della Vatcky, c'è sempre massima attenzione al refrain armonioso. A gusto personale, cito i ritornelli di “Remember” ed i riffoni di “Better”, pezzi ai quali sembra attagliarsi più degli altri la scelta di suoni del disco, oppure le strofe jazzate di “Hear Me”, che esplode in un classico riff hard 'n' heavy. Come accennato, molta parte del resto è rock melodico. I ritornelli di “Island”, scritti apposta per essere messi in rotazione su di un qualsivoglia canale musicale, ma anche “Taken” ed “All I Never Wanted” (quest'ultimo pezzo, per la verità, molto più ispirato).

Un lavoro a cavallo tra il rock e l'hard rock, in cui si avverte in modo netto la tentazione di accostarsi a certe melodie “mainstream-pop”. E per dirla tutta, data la l'alta qualità del prodotto e le alte potenzialià radifoniche dell'artista, la cosa non dispiace affatto. FR


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