Debutto
discografico per questo gruppo italiano di gothic metal con un sound
complesso e ostico, piuttosto sperimentale, oltre alla classica formazione
a cinque ci sono tre cantanti, due maschi di cui uno impostato e uno
growl and screaming e una ragazza. La musica è piena di suggestioni,
non si limita ad un classico gothic metal, ma include elementi classici,
qualche traccia di folk medioevale e atmosfere estreme che si alternano
con grande rapidità ad altre più pacate e meditative.
In realtà il risultato è piuttosto caotico e prevale
la vena estrema sulle altre componenti. In particolare non mi sembra
che ci sia un buon bilanciamento fra le parti più melodiche
e quelle più estreme, anche se ci sono molte idee buone.
La band ha scelto di esprimersi in italiano, cosa lodevole, ma non
è una lingua abbastanza scorrevole per le parti più
veloci, che pertanto vengono affidate al growling, uno stile che personalmente
non trovo particolarmente coinvolgente. Brani come “Phatovarva”
dimostrano che il gruppo ha delle idee buone, ma che servirà
un po’ di maturità ancora per amalgamare meglio le varie
componenti di questo torrido e perverso sound.
Si susseguono nove traccie, ognuna ha qualche idea interessante, ma
le partiture estreme appiattiscono un po’ il risultato finale
e mi sembrano in definitiva il punto debole, quello su cui, a mio
parere, il gruppo deve lavorare di più per integrarle meglio
col resto del loro repertorio. Ci sono degli ottimi presupposti ed
è un debutto interessante, ma aspetto il prossimo lavoro del
un giudizio finale. GB |