“Madre,
Protegenos” è il tuo nuovo album sotto il nuovo nome
Íon, cosa mi puoi raccontare di questo nuovo progetto?
Si tratta di un’idea che mi è venuta quando
ho realizzato che il progetto Antimatter era finito. Avevo della musica
pronta scritta in vari momenti, ma che non era adatta per essere usata
con gli Antimatter.
Qual’è la differenza principale fra il tuo nuovo
progetto e quello che hai fatto in passato?
Ho provato degli strumenti diversi e in tutto l’insieme
c’è un messaggio molto più positivo. In passato
ho scritto principalmente di dispiaceri e ho cercato di convogliare
nella musica tutte le mie energie negative. Ora non voglio più
saperne di negatività.
Mi sembra che nel nuovo album tu ti sia messo a nudo e che
ti sia presentato al pubblico in modo più intimo…
Non sono pienamente d’accordo con questa affermazione,
io ho sempre scritto delle canzoni che parlano del mio vero vissuto.
Con questo nuovo album ho voluto scrivere di cose che non sono legate
solo a me stesso, in questo disco ci sono messaggi che valgono per
tutti.
"Madre, Protégenos" è ricco di spiritualità,
ma come vivi questi aspetti nella tua vita privata?
Leggo molti testi che parlano di spiritualità e di
guarigione, cerco di poter mettermi in meditazione tutte le volte
che posso. Negli ultimi anni ho lavorato molto su me stesso e questo
mi ha spinto verso il mondo del bene. Mi sono esercitato nell’auto-disciplina
non solo in quello che dico, ma anche in quello che penso, in particolare
nell’uso di determinate parole. Ho lavorato per rimuovere gli
aspetti negativi presenti nella mia vita e da quando ho iniziato questo
tutte le persone negative hanno iniziato a sparire. Da allora ho incontrato
molte persone che stavano facendo il mio stesso cammino verso il bene,
non credo si sia trattato solo di una coincidenza.
In effetti ho l’impressione che l’interesse per
la spiritualità stia crescendo, lo avverti anche tu?
Si, sembra proprio che sia così. Sembra che ci sia
un risveglio collettivo, io spero davvero che sia così. Ma,
come ogni cosa che diventa comune e popolare, ci saranno sempre persone
che anche in questo cercheranno di approfittarne per fini egoistici.
Che lo faranno solo per soddisfare il proprio ego, o per ricavarne
dei soldi. Vedo oggigiorno molte pubblicità di guaritori, che
propongono tecniche Reiki e cose del genere e molti di questi chiedono
un sacco di denaro per i trattamenti. Mentre le persone potrebbero
evitarlo se si parlassero a vicenda. Il passaparola è sempre
la pubblicità migliore, specialmente quando viene da persone
di cui ti fidi.
La canzone “Anathema Maranatha” è un richiamo
al tuo passato?
Questo brano parla di alcuni cose che mi sono successe qualche
estate fa. Ha a che fare col discorso che ti ho fatto prima sull’allontanamento
delle persone negative dalla mia vita. Non ha niente a che vedere
con il mio primo gruppo. Siccome il brano è in greco, aveva
il titolo greco “Tria”, perché doveva essere il
terzo brano dell’album. Poi però ho deciso di spostarlo
al quarto posto, così mi serviva un titolo diverso. Mi è
venuto in mente “Anathema Maranatha”, che è migliore
di quello originale.
"Believe" è il mio brano preferito, vi ho
trovato un’attitudine prog, ma mi piace per la sua intensità.
Mi puoi dire qualcosa di più di questa canzone?
Parla dell’auto istruzione e dell’andare alla
ricerca di altre persone. Bisogna credere che si può migliorare,
anche quando sembra che non ci sia più speranza, che è
uno dei nostri maggiori problemi.
Íon è un nome celtico, cosa significa?
È la parola gaelica per dire “puro”. L’avevo
trovato su una bottiglia di vodka e chiesi a degli amici che parlavano
il gaelico quale fosse il suo significato. Penso che sia perfetto
per il mio progetto.
Qual’è esattamente il messaggio che vuoi lanciare
con questo album?
L’idea base è di portare qualcosa di positivo
con l’insieme, anche se buona parte della musica ha un sound
decisamente dark. È una riflessione su quanto sto facendo nella
mia vita, sull’auto-miglioramento, sulla speranza, sulla ricerca
reciproca fra persone.
Come stanno andando i responsi?
Fino ad ora i feedback sono stati positivi. Molta gente ha
capito quello che sto cercando di fare e molte persone si sono potute
identificare in questo perché sono ad un livello simile al
mio nella loro vita.
Con gli Anathema e gli Antimatter hai realizzato della musica
molto interessante e innovativa. Che tipo di musica stai cercando
di proporre con questo nuovo progetto?
Tu hai il disco, quindi penso che sia ovvio il tipo di musica
che sto proponendo (ndr. La mia domanda era per i lettori che non
hanno ancora ascoltato il disco… va beh).
In questo disco hai collaborato con molti artisti interessanti,
mi puoi dire come sono nate queste collaborazioni?
Alcune persone le ho contattate io per chiedere loro di suonare
sull’album, altri sono stati loro a contattarmi, ognuno ha fatto
la sua parte piccola o grande che sia stata. Si è trattato
di un album minimale, anche se la lista degli ospiti è piuttosto
lunga, per cui non ci sono molte parti strumentali da ascoltare. La
maggior parte di queste le ho suonate io stesso, ma è stato
molto bello avere degli input da tutte le persone che hanno contribuito
al disco.
Qual’è quello che ti ha colpito di più?
Devo dire che il collega che si è impegnato più duramente
è stata Emily Saaen, la principale vocalist sull’album.
Anche durante una malattia molto seria ha continuato a lavorare al
canto e questo mi ha permesso di rispettare le scadenze. È
arrivata da me al momento giusto e non potrò mai ringraziarla
abbastanza per tutto quello che ha fatto. Al tempo stesso è
una cantante straordinaria e veramente molto professionale.
Potendo, quali sono i musicisti con cui ti piacerebbe lavorare
e perché?
Prima o poi mi piacerebbe molto lavorare con un’orchestra,
o con un gruppo che non sia troppo legato a delle regole. Poi sarebbe
veramente splendido poter collaborare con i Chieftains, i maestri
indiscussi della musica tradizionale irlandese (ndr. Sarebbe davvero
fantastico!).
Suonerai dal vivo dopo questo cd? Cosa proporrai al tuo pubblico?
Si, proprio in questi giorni sto cercando di organizzare
varie date live. Ho già pronto un gruppo di musicisti per poter
fare dei concerti. Penso che ci prepareremo per suonare tutto l’album
dal vivo con l’aggiunta di altri brani che non sono sul disco.
Facciamo un salto indietro, cos’era successo quando
rompesti con gli Anathema?
Sono ormai una decina d’anni che è successo
e sono tornato su questo argomento migliaia di volte. Non ero felice
con quel gruppo e ho cercato di partire con qualcosa di diverso, che
poi sono stati gli Antimatter.
E degli Antimatter (un altro progetto interessante), cosa
mi puoi dire?
Sono orgoglioso di quanto io e Mick abbiamo fatto con gli
Antimatter. Il modo in cui siamo riusciti a lavorare nonostante tutta
la merda e le stronzate dell’industria musicale. Saviour e Lights
Out sono veramente due ottimi albums e sono destinati a durare a lungo.
C’è qualcosa che ti piacerebbe cambiare del tuo
passato se fosse possibile?
Vorrei aver fatto il giocatore di calcio invece di essere
un musicista.
Quanto ti senti culturalmente legato alla tua terra natia?
Io vengo dalla zona nord di Liverpool e non sono molto sicuro
di quale sia esattamente l’identità culturare di questo
posto. Oggigiorno le caratteristiche principali di questo posto sono
la pessima cocaina, le lotte nei pubs, il rasarsi la testa e vestire
gli stessi vestiti che hanno tutti gli altri. Non mi sento davvero
parte di tutto questo. Ho vissuto in Irlanda per sei anni, la terra
di origine dei miei genitori, e quello è un posto dove mi sento
molto più a mio agio.
Dublino assomiglia alla mia città ideale, nonostante anche
li siano presenti alcuni dei problemi come quelli che ti ho detto
prima parlando di Liverpool. Ma per me è un posto magico. Nutro
un profondo interesse per la storia irlandese e per la musica tradizionale
irlandese, penso sia una cosa naturale, in fondo è parte del
mio sangue.
Molti artisti legati alla musica celtica si occupano di Paganesimo,
tu cosa ne pensi?
È stato un soggetto di lettura molto interessante
per me e molte usanze e festivals sono ancora presenti al giorno d’oggi,
nonostante siano stati sostituiti e perfino rigettati dalla religione
organizzata. Penso che ci possa aiutare ad essere più vicini
alla natura e molti principi legati alla guarigione sono basati su
credenze e rituali di origina pagana.
Qual è la soddisfazione più grande che hai ricevuto
nella tua carriera musicale?
Penso che l’esperienza più bella siano stati
i concerti che abbiamo fatto con gli Antimatter in Grecia e Turchia.
Il pubblico cantava tutte le nostre canzoni, specialmente in Turchia.
È stato molto bello sapere che ci conoscevano e che erano venuti
semplicemente per la nostra musica. Siamo tornati in Turchia in Dicembre
con Vincent degli Anathema. Abbiamo fatto due concerti acustici, che
sono stati entrambe sold out. Anche questa è stata un’esperienza
magica.
Quali sono stati, invece, i momenti più bui?
Quando ho realizzato che ero circondato da uno stuolo di
parassiti ai quali la mia musica non interessava per niente. Alcune
persone che consideravo amici si sono rivelati essere degli avvoltoi,
che aspettavano solo di sapere quanti soldi avrebbero potuto fare
grazie a me. Ho reciso tutti i rapporti con queste persone e non voglio
più fare lo stesso errore. Tuttavia è stata una situazione
veramente triste.
Che musica ti piace ascoltare, quali sono i tuoi gruppi preferiti
di oggi e di ieri?
Ascolto tutti i tipi di musica. Generalmente preferisco ascoltare
la musica che mi rilassa, tipo Lisa Gerrard, Pink Floyd, roba Ambient,
musica tradizionale irlandese. Ma mi piacciono anche gruppi come i
Fugazi e molto punk e hard core. Gli artisti che più di tutti
mi hanno influenzato sono stati sicuramente Roger Waters e i Celtic
Frost.
Come sei entrato in contatto con la Equilibrium e come ti
sei trovato a lavorare con loro?
Mentre stavo lavorando ai demo per Madre, Protegenos, stavo
valutando a quale etichetta potevo offrire il disco. Quelli della
Equilibrium sono i primi che mi sono venuti in mente, così
non ho offerto il disco a nessun altro. Penso che si collochi alla
perfezione con la loro linea discografica. Fino ad ora sta andando
tutto bene, stiamo lavorando insieme alla promozione dell’album.
A propostito del fatto che sia una “piccola” label, questa
è una cosa che non mi preoccupa assolutamente. La cosa importante
per me è di avere comprensione e di poter lavorare insieme.
Abbiamo una stessa idea etica sul modo di lavorare e uguali opinioni
su come affrontare i problemi. So per certo che la stessa cosa non
avviene con le Major, o con quelle che vorrebbero essere delle Major.
Non voglio più finire nelle mani di uomini d’affari con
la mia musica, gente che pretende di decidere cosa può andare
sul mercato e cosa no. Io non ho più niente a che spartire
con queste cose.
Ci puoi fare qualche anticipazione sui tuoi progetti futuri?
Poi se vuoi concludere con un saluto…
Penso che inizierò a lavorare ancora quest’anno
ad un nuovo album. Ho già un paio di canzoni pronte, ma non
ho ancora un idea di quando entrerò in studio.
Grazie per questa intervista molto accurata e ben preparata.
Che la fortuna sia con te!
GB
Recensioni: Madre,
Protegenos
Sito
Web
Related Artists: Antimatter