Rock Impressions

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******* OVER THE TOP *******
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Iron Mountain - Unum IRON MOUNTAIN - Unum
Prophecy
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Folk Metal / Post Rock
Support: CD - 2016


Gli Iron Mountain sono una band irlandese al debutto discografico. Per la verità il disco era uscito autoprodotto nel 2015, ma la volonterosa label ha voluto ristamparlo con una rinnovata veste grafica. Il gruppo è composto da diversi musicisti, con un buon bagaglio musicale sulle spalle, ne esce un sound complesso, carico di tante sonorità che vanno dal kraut rock al post rock, dal metal al folk tradizionale. I brani sono mediamente lunghi e strumentali, il che li avvicina anche a certo rock progressivo. Formazione atipica, con strumenti tradizionali e moderni all’unisono, all’insegna di una musica fortemente suggestiva.

L’avvio del cd è affidato a “Bonfires”, un brano carico di tensione drammatica, che mescola la musica tradizionale irlandese a suoni cupi e psichedelici di grande spinta emotiva. Il brano esprime una solennità a tinte fosche, preludio a un disco che inizia subito a sorprendere. Nella seconda metà il pezzo si avvicina ancora di più al folk, pur avendo una struttura molto metal, ma non assomiglia a nulla di quanto già ascoltato in precedenza, la rilettura è personalissima e molto coinvolgente. “Enthralldom” non è da meno, non così penetrante, ma la capacità di mescolare sonorità post moderne con elementi folk colpisce ancora per inventiva e forza drammatica. “Blitz” è follia allo stato brado, il mix di sonorità descritto sopra qui raggiunge il suo apice, come se i Jethro Tull più folk si fossero uniti agli Ozric Tentacles più visionari, il tutto con un’attitudine fortemente psichedelica. Un brano non certo facile, ma che rivela una band capace di osare e di proporre soluzioni nuove e personali. “Powow” ha le movenze di una marcia funebre, che pian piano prende vigore e cresce in potenza, ancora una volta il gruppo riesce a sorprendere e fa centro. Chiude la lunga “Opium”, summa artistica di questa band totalmente fuori dagli schemi, un gruppo che mi ha affascinato come pochi ultimamente.

La mia simpatia per l’Irlanda potrebbe avermi un po’ condizionato, ma più riascolto questo disco e più mi convinco di trovarmi di fronte ad un’opera di assoluto valore, che merita tutta l’attenzione del caso. Non sono molti i musicisti che hanno il coraggio e la forza di proporre strade nuove e questi lo fanno. GB

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