Rock Impressions
 

INTERVISTA AGLI IT BITES with BOB DALTON (versione inglese)
di Giancarlo Bolther

La vostra band ha iniziato negli anni ’80, all’epoca la musica prog non era molto popolare, avevate avuto delle difficoltà a proporre la vostra musica, in cosa oggi è cambiata la situazione?
Personalmente non credo che noi siamo mai stati una vera prog band, abbiamo sempre avuto molte influenze diverse nelle nostre canzoni, che includono anche il pop e il rock. Questo significa che abbiamo sempre avuto molte più possibilità rispetto ai gruppi prettamente focalizzati sul prog.

Pensi che l’attuale momento di grazia per il prog abbia aiutato la vostra reunion?
Assoultamente no, si è trattata solo di una semplice coincidenza.

Cos’è successo quando vi siete sciolti e perché avete deciso di tornare insieme?
All’epoca Frank decise che non voleva più avere niente a che fare con gli It Bites e lasciò il gruppo, questo fu uno shock nelle nostre vite. In seguito ci disse che non aveva tempo per una reunion, così abbiamo chiesto a John Mitchell di unirsi a noi… e lui accettò l’invito. Abbiamo realizzato un dvd live in Tokyo un paio di anni fa che è andato piuttosto bene, così abbiamo deciso di andare avanti con altri concerti ed eccoci qui.

Ci puoi descrivere l’incontro con John e come lo avete coinvolto nel gruppo?
Il primo incontro con lui è stato per il tour dei Kino. Io e John Beck abbiamo suonato entrambe e abbiamo messo in scaletta un paio di vecchi brani degli It Bites, che sono venuti veramente bene. Così dopo un paio di prove gli abbiamo chiesto di entrare a far parte del gruppo.

Che emozioni avete provato a tornare insieme e che pubblico avete trovato dopo tutti questi anni?
Abbiamo avuto un grande riscontro di pubblico alle date del tour del 2006, che ha dato la spinta alla realizzazione del nuovo album “The Tall Ship”, anche l’album è stato accolto molto bene dai fans, molti dei quali hanno dichiarato di essere nostri fans da molto tempo. Inoltre abbiamo anche un salutare afflusso di nuovi fans, principalmente giovani. Alcuni sono i figli dei vecchi fans, ma ci sono anche dei nuovi “convertiti”.

Ti ha sorpreso in qualche modo l’affetto dei fans?
Se mi pongo come ascoltatore della nostra musica non sono di certo sorpreso per il responso dei fans, perché abbiamo realizzato veramente un grande album.

State pianificando di ristampare i vostri vecchi album?
Err… no, forse la Virgin potrebbe farlo?

Cosa ci puoi raccontare delle canzoni del nuovo disco, c’è un concept sottostante?
Non c’è una storia sottostante che lega i pezzi, l’unico concept che abbiamo voluto te lo riassumo in uno slogan “all killer no filler” (ndr. che tradotto vuol dire tutti brani che spaccane e nessun riempitivo). Abbiamo solo il cinquanta per cento del gruppo originale e un repertorio a cui tener fede. Tutti i brani del nuovo cd sono nuove composizioni e sono stati scritti da John Beck e John Mitchell. Quindi anche se io sono direttamente coinvolto, posso comunque parlare di queste canzoni da una posizione più da ascoltatore e da questa posizione sento di poter dire che si tratta di un vero top album di canzoni, un disco di cui sono soddisfatto e che sono orgoglioso di far parte di un gruppo di musicisti così pieni di talento.

Quali sono le principali differenze coi vostri primi lavori?
The Tall Ships raccoglie tutto il meglio dei primi tre album e dice a che punto è la band oggi, è come un riassunto di quello che siamo e facciamo. Il prossimo album sarà sicuramente diverso, com’è sempre stato anche per quelli precedenti.

Cosa pensi della scena prog di oggi, c’è qualcosa che ti piace?
Non conosco molto la scena prog, perché non la seguo, mi spiace. A proposito di nuove band, con John Mitchell sono andato a vedere di recente gli Ocean Size che mi sono piaciuti molto. Per il resto non so dirti molto di più. Come ti ho detto prima noi non ci consideriamo una prog band, pensiamo di avere uno spettro di azione più ampio e questo ci ha aiutati nonostante il genere prog non sia più molto popolare dalle nostre parti.

State pianificando un tour in supporto al disco, suonerete in Italia?
Si, suoneremo di supporto ai Saga nella primavera del 2009, ma purtroppo non ci sono date in Italia e questo mi dispiace molto. (ndr. per favore trovate un promoter per una data italiana del tour!!!).

Progetti futuri?
Nell’immediato abbiamo un paio di date in patria in febbraio, poi abbiamo un tour in Giappone e infine c’è il tour di supporto ai Saga. Speriamo anche di poter suonare a qualche festival estivo, dopo di ché ci immergeremo nella realizzazione del nuovo album.

Grazie dell’intervista, vuoi chiudere con un messaggio o un saluto…
Per favore date un ascolto a The Tall Ships e poi speriamo di potervi incontrare presto ai nostri concerti.

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